Pd, Crisafulli: Davide Faraone l’ho allevato io difendendolo nella lunga serie di minchiate, Bersani mi ha levato dalle liste alle politiche, facendo una bella minchiata.
Facciamo seguire ad essa il pensiero di Enzo Cimino, che soprattutto in questo mese ha aperto un duro scontro che pare prendere la via giudiziaria.
E’ lo stesso schema che ci siamo dati allorquando abbiamo ospitato il lungo articolo del Foglio su Crisafulli. Infatti, seguì la lettera che Cimino aveva indirizzato a Buttafuoco.
“L’ex senatore tiene banco sui giornali nazionali. L’ultima rappresentazione ce la dà la Repubblica con l’ennesima intervista ove, come al solito, è lui a tirare il filo del discorso là dove vuole. Appunto, dove? Proviamo a descriverlo
È quello di un territorio immaginario, financo fiabesco e per giunta della Sicilia interna, con Crisafulli “ras, pascià”, a capo di un P.D ennese che l’osannerebbe o al massimo avrebbe timore paterno; padrone di una provincia alla quale farebbe solo del bene, tant’è che porterebbe voti e danaro pubblico a palate. Sarebbe amato dagli ennesi, eccetto gli invidiosi o i traditori; avrebbe sodalizi di segno trasversale, amicizie calorose con lui, legami forti per comunanza politica correntizia, rapporti per variabili interessi economici. Insomma il suo ritratto ha i colori che preferisce: potente e dominante, deciso e amato, naif e politico navigato ma, alla fin fine, il notabile meridionale dai modi sbrigativi con la pretesa d’entrare in ogni campo. Alla fin fine non scandalizzando, è un politico tollerabile. Insomma, come titola il Foglio, “evviva mirello”.
Sono persuaso, ma spero di sbagliarmi, che questa sia l’idea che si vorrebbe far prevalere di questo dirigente siciliano del P.D. Eppure, ambienti che lo conoscono o lo frequentano a sufficienza, sono rimasti esitanti per il suo modo di “fare politica” e per il suo “spessore culturale”.
Il Partito Democratico sa che Crisafulli ormai è un’immagine “ingombrante e invadente”, e in alcuni casi “angosciante”. Le sue dichiarazioni, per di più amplificate in questo mese di primarie, manifestano un atteggiamento superbo e spocchioso, minaccioso e plateale, duro e dileggiante. Appare sicuro di sé, sia pur tre volte, ripeto 3, bloccato alle elezioni (europee 2004 – amministrative 2010 – politiche 2013). È vero, è stato nominato parlamentare nel 2006 e nel 2008 (grazie al Porcellum !!) , ma questa contraddizione è un sintomo dei mali del P.D, che il dopo primarie dovrà curare. Renzi ha preso impegni, Cuperlo sembra subire.
Da un mese si parla del P.D di Crisafulli, ma non ancora del contesto più ampio, quello siciliano. Siamo comunque ad un punto di snodo, perché di certo dopo le primarie dell’8 dicembre, il P.D non sarà più lo stesso, anche ad Enna. Eccesso di ottimismo? Perché no! L’importante che l’ottimismo sia guidato dalla ragione.
Da parte nostra, proseguiamo nell’operazione Tutti sanno Tutto , ricordando che i fatti sono della totalità e i commenti di ognuno. Vogliamo mostrare la verità vera e non quella immaginaria.
Qualunque siano gli sviluppi, il P.D di Enna è al capolinea. E il suo viaggio potrà ricominciare solo se sarà rimosso il crisafullismo con un nuovo Congresso provinciale preceduto da un periodo di commissariamento della Federazione”.