Enna. Non solo la raccolta rifiuti quasi ferma, anche l’immobilismo degli amministratori

La riunione dei commissari dell’Ato Rifiuti ennese, Interlicchia e Sutera dei commissari regionali Siino ed Amato con i rappresentanti sindacali per discutere di problemi che riguardano il servizio di raccolta  dei rifiuti è stata aggiornata al prossimo 6 dicembre su richiesta degli stessi commissari regionali visto che c’erano da affrontare alcuni adempimenti. Per il servizio raccolta rifiuti il momento è difficile  sotto diversi aspetti tenuto conto che ci sono problemi di organico e problemi di carattere finanziario e tenuto conto che in molti comuni i lavoratori sono in arretrato  di diversi mesi nel pagamento degli stipendi. La stessa raccolta differenziata in qualche comune, a cominciare dal capoluogo, segna il passo, anche per la inefficienza dei mezzi che dovrebbero raccogliere i rifiuti. C’è da affrontare il problema del comune di Piazza Armerina che è uscito dall’Ato Rifiuti ennese per passare alla società  CaltanissettaSud ma bisognerà decidere il passaggio delle 63 unità lavorative che si trovano nell’Ato Rifiuti ennese e che dovrebbero passare alla Srr di CaltanissettaSud, cosa che sino a questo momento non è avvenuto. I sindacati continuano ad insistere che per migliorare il servizio di raccolta bisogna avere un  parco macchine efficiente, invece determinati servizi non si eseguono perché molti mezzi sono fermi per guasti non riparabili ed altri a cui mancano i pezzi di ricambio. In  molti comuni della provincia  da Centuripe a Leonforte, da Nicosia a Valguarnera  il servizio di raccolta dei rifiuti viene fatto in modo inadeguato e quindi ci sono problemi di carattere igienico-sanitario. Il problema, anch’esso importante, che si dovrà discutere il prossimo 6 dicembre riguarda la pianta organica che è da definire, bisogna discutere sul  lavoro straordinario ed anche sugli stipendi arretrati. Intanto anche la riunione del consiglio di amministrazione della nuova società di Rifiuti Srr, presieduta dal commissario straordinario della provincia, Salvatore Caccamo, che avrebbe dovuto riunirsi venerdì, è scivolata a domani pomeriggio. Una prima presa di contatto per discutere come muoversi e come fare. C’è da affrontare con urgenza il problema della riapertura della discarica di Cozzo Vuturo per evitare che i comuni ennesi vadano ad abbancare i rifiuti fuori provincia con aggravio di spese notevoli per i comuni. Dell’impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano non si parla più. Le assicurazioni che l’impianto sarebbe stato aperto e che interesserebbe 2500 famiglie di Gagliano ed Agira continua a rimanere colpevolmente chiuso penalizza la raccolta differenziata del territorio. Un vero mistero per un impianto di notevole  interesse, che è costato circa tre milioni di euro e che ancora dovrà essere riaperto dopo tre anni dalla sua ultimazione.