Troina. Ripristinato il tratto della condotta idrica interessato dalla frana lungo la SP 47

Troina SP 47Troina. Con largo anticipo rispetto al ruolino di marcia, che operai e tecnici di Siciliacque ed AcquaEnna si erano dati giovedì, è stato ripristinato il tratto della condotta idrica che dal serbatoio di monte san Silvestro porta l’acqua al serbatoio del comune di Troina in contrada Nunziatella. Nella notte tra mercoledì e giovedì, in contrada Nunziatella, dove c’è il centro comunale di raccolta dei rifiuti (ccr), un esteso appezzamento di terreno di circa 10 ettari è franato verso valle dalla strada provinciale 47 travolgendo un tratto di circa 400 metri della condotta idrica e interrompendo l’erogazione di acqua alle abitazioni di Troina. La frana, che ha un fronte di circa 300 m, è ancora in evoluzione. Tecnici e operai si sono mesi subito a lavoro per realizzare una condotta volante in sostituzione del tratto della condotta tranciato dalla frana. Questa sorta di by pass è un tubo di polietilene di 25 cm di diametro e di 400 m di lunghezza. Il ruolino di marcia prevedeva la ripresa dell’erogazione dell’acqua nella notte tra domenica e lunedì, ma già ieri mattina l’acqua è comparsa nei rubinetti delle casse del paese. Per l’allestimento di questo tratto di condotta idrica volante, operai e tecnici hanno lavorato di buzzo buono e in condizioni climatiche proibitive sotto la pioggia torrenziale e la sferza del vento di scirocco. La contrada Nunziatella è a un paio di km dal centro abitato. Circostanza, questa, che ha incoraggiato ieri mattina molti troinesi a raggiungerla per andare a vedere il sommovimento di terra provocato dalla frana. Un anziano contadino ha ricordato che in contrada Nunziatella, tra la fine degli anni ’40 e l’inizio del anni ’50, furono assegnati i terreni della riforma agraria. Oltre ai ricordi nostalgici degli anziani contadini, si sentivano discorsi in cui ciascuno manifestava la sua idea su quali possono essere state le cause della frana. Come è facilmente intuibile, le opinioni erano diverse l’una dall’altra, ma non in contrasto tra di loro. Tutti erano d’accordo sulla necessità di affidare a dei tecnici di riconosciuta competenza l’accertamento delle cause di questa frana e di cambiare pagina nella gestione del territorio comunale, che non può più continuare ad essere considerato un patrimonio da dissipare, ma una risorsa da tutelare e valorizzare.
Silvano Privitera