Sanità. L’assessore Borsellino annuncia: “Stop ai tagli, in arrivo fondi per l’ex Ciss”

A fronte dei tagli del passato, ci sono buone prospettive per il futuro. È questo in sintesi il messaggio lasciato dall’assessore Lucia Borsellino e dalla VI Commissione che si è riunita ad Enna per parlare di sanità. “Vorremmo prevedere un monitoraggio periodico per vedere se le nostre scelte hanno una tenuta” ha detto l’assessore Borsellino aggiungendo che “la provincia di Enna è vero che ha subito la riduzione dei posti letto, ma è altrettanto vero che si sta cercando di trovare un equilibrio”. La Borsellino ha fatto anche altri importanti annunci come un ulteriore finanziamento per l’ex Ciss di Pergusa: “C’è un accordo con il Ministero per 3,5 milioni di euro”; a sollecitare l’attenzione sul centro riabilitativo era stato il consigliere Cardaci – “è un’opera di grande pregio” – così come l’on. Alloro – “l’idea è di inaugurarlo a breve” – che nel suo intervento ha avvertito la volontà di difendere i posti letto di Enna e chiesto che i 17 milioni che Enna ha risparmiato dal settore privato restino nel territorio ennese. Il deputato ha quindi sostenuto l’assurdità per la mancanza di otto primari. Sulla pianta organica Lucia Borsellino è stata chiara: “Non potevamo provvedere ad incrementare le unità laddove non era ridefinita la rete ospedaliera” ed ha annunciato lo sblocco delle procedure concorsuali. Interventi propositivi sono arrivati dai consiglieri Ferrari e Dello Spedale. Per l’assessore resta necessario sgravare gli accessi al pronto soccorso dove i 2/3 sono per codici verdi o bianchi ed ha detto di vedere l’Umberto I come punto di riferimento per il territorio per la quale il sindaco di Enna, Garofalo, aveva chiesto maggiore attenzione: “Qui la situazione è difficoltosa, prima della legge del 2009 i posti ad Enna erano 450, adesso in tutta la provincia sono 484” ed ha parlato di due anomalie: la menomazione di 70 unità mediche e di contro 70 medici generici in giro per la città, e il fatto di essere l’unica provincia dove il 118 non ha un servizio di medico di rianimazione in ambulanza. Dalla VI Commissione infine l’annuncio: “Non siamo venuti qui a chiudere strutture, ma lavoriamo in ottica risarcitoria che questa provincia merita”.