La riduzione dell’orario di lavoro agli operatori ecologici non poteva che creare problemi a tutti in quanto non effettuando il full-time, entro le dieci tutti i lavoratori vanno a casa con la conseguenza di non poter ultimare la raccolta dei rifiuti solidi urbani per cui alcune zone rimangono scoperte e in mezzo ai rifiuti. I primi a subire gli effetti negativi di questa situazione sono i due “Ecopunto” che si trovano ad Enna (in via Murgano, vicino allo stadio Gaeta), ed a Nicosia, vale a dire quelli che effettivamente fanno raccolta differenziata. Questi due punti, importantissimi non sono riusciti a smaltire circa di dieci tonnellate di rifiuti, tra l’altro, selezionati e divisi per specie.
I titolari della Cooperativa, in questo momento, sono in difficoltà perché non sanno quello che possono fare e di certo non possono accogliere i rifiuti se prima non sanno che questi possono poi, attraverso i mezzi dell’Ato, esser e trasportati per il riciclaggio. Una situazione sicuramente anomalo e a questo punto l’Ato dovrà chiarire la sua posizione e fare sapere se potrà mandare i mezzi per ritirare i rifiuti oppure no. In caso negativo, l’Ecopunto non può ricevere i rifiuti selezionati perché non ha dove metterli, avendo locali molto angusti. C’è la possibilità che in altri Comuni possano venire aperti degli Ecopunto e questo migliorerebbe la situazione della raccolta differenziata in tutta la provincia e quindi la diminuzione dei rifiuti da abbancare nelle discariche. Bisogna subito chiarire il punto più difficile, la presenza dei mezzi di trasporto; in caso contrario, gli Ecopunto rischiano di chiudere con grave danno per tutta la collettività ennese, che in questi mesi è riuscita a raccogliere tante tonnellate di rifiuti selezionati (si parla di tre al giorno).
Dopo il documento dei sindaci che sconfessa i due commissari di liquidazione e dopo la comunicazione verbale ai lavoratori che sono passati da full-time a part-time con una sostanziale riduzione dell’orario di lavoro, la situazione è incandescente. I sindacati hanno incominciato la loro protesta, i lavoratori sono in stato di agitazione, si attende che l’assemblea dei sindaci prende delle posizioni chiare e viene ricordato che entro il 30 aprile tutto deve essere definito in caso contrario la situazione di aggraverà di molto perché il capo del Dipartimento rifiuti, ing. Marco Lupo, è deciso a portare tutto alla Corte dei Conti ed alla Procura perché c’è sicuramente un notevole danno.
Sulla Tia 2007 pare che ci si avvii verso la dichiarazione di illegittimità. Intanto i sindaci devono provvedere con urgenza a risolvere la loro situazione se devono o meno nominare altri due commissari, e la contestazione arriva anche nei confronti dei due commissari straordinari della Regione, Amato e Siino, anche loro dichiarati inadempienti da parte dei sindacati.