A Regalbuto -maggioranza e opposizione- dialogano via internet, opposizione utilizza Facebook e Amministrazione e maggioranza un sito non istituzionale

internet causa ignoranzaAncora un botta e risposta tra il gruppo di minoranza Uniti per Regalbuto e il capogruppo di maggioranza Salvo Cardaci. Questa volta il motivo del contendere è quello della processionaria del Pino che sta infestando gli alberi del territorio. In un post su facebook del 17 marzo scorso il gruppo Uniti per Regalbuto aveva segnalato il problema sostenendo che appena insediati il sei giugno 2012 avevano scritto una interpellanza con la quale sollevavano il grave problema. “Ora a distanza di due anni- scrivono –il problema è rimasto tale”. Pronta la replica del capogruppo consiliare di Guardiamo al futuro Salvo Cardaci il quale facendo riferimento ad una comunicazione apparsa sul sito che “ufficialmente” riporta le notizie del Comune (n.d.r. del Direttore: in barba alla legge 150/2000) “Dentro il Comune” il 19 marzo scorso, si faceva portavoce del fatto che l’amministrazione comunale si era attivata per cercare di risolvere il problema. “E’ un fenomeno che conosciamo da tempo. Abbiamo riscontrato, come ogni anno, dei nidi di processionaria tra i rami dei pini antistanti l’edificio della scuola media – dichiara l’assessore Romano – ed attivato immediatamente le procedure previste, con la predisposizione a tal proposito della disinfestazione ad opera di una ditta specializzata. Il Sindaco già il 27 Febbraio ha firmato apposita ordinanza (n. 15 del 27/02/2014) rivolta ai privati per la verifica ed i trattamenti conseguenti nei casi di “processionaria del pino”. Rilevati da indagine dell’Ufficio Tecnico Comunale dei nidi di processionaria anche nei pini dell’Istituto Tecnico “S. Citelli” è stata predisposta nota a provvedere con urgenza nei confronti della Provincia, proprietaria delle aree, che anch’essa, con celerità, sta bonificando gli alberi alcuni dei quali sporgono lungo la via Palermo”.


Altra nota del Direttore: quanto sopra (relativamente l’informazione) è possibile in tutta la Provincia di Enna, grazie anche all’assenza su determinate problematiche del Sindacato maggioritario dei giornalisti.