Incontro sulla legalità degli alunni quinte classi scuola primaria di Troina

Troina scuola e legalitaTroina. “Cultura e legalità” è stato l’argomento di cui hanno parlato con gli alunni delle quinte classi scuola primaria di Troina nell’auditorium del plesso Mulino a Vento il sindaco di Troina Sebastiano Venezia, il colonnello Baldassare Daidone, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Enna, il commissario di Ps di Nicosia, Giovanni Martino, e il presidente dell’associazione antiracket di Troina, Gaetano Catania. Ad introdurre la manifestazione è stata la dirigente scolastica Ilaria Virciglio che, rivolgendosi agli alunni, ha detto che anche da piccoli si rispetta la legalità facendo il proprio dovere. Il sindaco Venezia ha ricordato l’importanza che attribuivano al ruolo che la scuola può svolgere nella lotta alla mafia magistrati come Caponetto, Falcone e Borsellino perché la mafia può essere sconfitta dall’azione congiunta delle forze dell’ordine e della società civile. Il commissario Martino, ricordando il motto della polizia di Stato, “Sub lege libertas”, ha spiegato il concetto di legalità inteso come quell’insieme di norme che ci siamo dati per assicurare il corretto funzionamento della società e che tutti dobbiamo rispettare senza che nessuno faccia il furbo a danno del più debole.  Sottolineando il ruolo della scuola nella diffusione delle cultura della legalità, il colonnello Daidone ha detto che dalle indagini condotte dai Carabinieri in provincia di Enna viene fuori che la fonte di illecito guadagno delle mafia per l’80% proviene dal traffico delle droga e il 20% dal racket delle estorsioni. Non bisogna cedere al ricatto mafioso pagando il pizzo perché per l’imprenditore, se inizia a pagare, è la fine.  Nell’azione di contrasto alla mafia il controllo del territorio è cruciale.  Catania ha spiegato le ragioni che l’anno spinto assieme ad imprenditori a costituire l’associazione antiracket a Troina: “Abbiamo voluto erigere un muro per respingere qualsiasi tentativo di penetrazione nel centro urbano di gruppi criminali di cui abbiamo colto la minaccia negli episodi accaduti nelle campagne troinesi a danno di agricoltori e in un certo compiacimento che alcuni manifestavano per aver conosciuto qualche mafiosetto”. Dopo gli interventi   è stato proiettato un video sul magistrato Giovanni Falcone curato dalla fondazione Borsellino, che gli alunni hanno seguito con molta attenzione e compostezza. La manifestazione è proseguita con le domande degli alunni su legalità e lotta alla mafia alle quali hanno risposto il sindaco Venezia, il colonnello Daidone, il commissario Martino ed il presidente Catania dell’antiracket.

Silvano Privitera