Da un mese in funzione il Centro diurno Alzheimer dell’ospedeale Chiello di Piazza Armerina

Piazza Armerina Centro Ascolto AIMAA poco più di un mese dall’attivazione del Centro Diurno Alzheimer, presente al primo piano dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina si possono tirare fuori le prime considerazioni. Già la sola presenza del Centro rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile e insostituibile per decine di pazienti, per le loro famiglie che oltre all’aspetto diagnostico, terapeutico, ricevono informazioni sulla malattia, sul comportamento del care giver, suggerimenti di tipo operativo e legale anche grazie all’azione dei volontari Aima provinciale, che sono di supporto. Il servizio attivato, che ha una notevole importanza, è rappresentato dalla centrale di ascolto gestita dai volontari Aima che, con una equipe che prevede una psicologa, una assistente sociale, un animatore è in grado di elaborare le varie problematiche avanzate ed elaborare la migliore soluzione possibile (tel. 0935 981346 oppure e-mail aimaenna@virgilio.it). Il centro ha elaborato un percorso di approccio riabilitativo del tutto innovativo relativamente alle patologie neurologiche di tipo degenerativo, come le demenze, che si trova giornalmente ad affrontare. Il responsabile del Centro, dottor Claudio Millia, neurologo, da anni responsabile per l’Azienda sanitaria del settore, ha elaborato assieme all’èquipe che lo collabora un protocollo riabilitativo, che si basa prevalentemente sui principi e tecniche della stimolazione neurocognitiva. “E’ oramai assodato – dichiara Claudio Millia – che in questi quadri, purtroppo ad oggi non ancora curabili, lo stimolare attività cognitive residue, creando stimoli che comportano lo sviluppo di competenze silenti, sul principio della neuroplasticità, stimolando capacità compensative permette di raggiungere dei risultati nettamente superiori ai risultati ottenibili con la sola terapia farmacologica, non tenendo conto della riduzione dei possibili effetti collaterali”. Se queste sono le considerazioni positive purtroppo dobbiamo evidenziare lo scarso interesse dei vertici della dirigenza dell’Azienda sanitaria, che ancora oggi non permette al Centro di poter operare a pieno regime potendo reclutare 20 pazienti al giorno dalle otto di mattina sino alle 18.00. E’ mai possibile che pastoie burocratiche o peggio interessi che nulla hanno a che fare con la salute della gente, debbano prevalere impedendo anche al territorio ennese di dare delle risposte efficaci ad una problematica devastante che distrugge non solo i ricordi dei malati ma cancella l’amore per la vita dei familiari che sono costretti ad assistere da soli nell’indifferenza quasi totale. Si vorrebbe sapere quale organizzazione vuole dare l’Azienda sanitaria nell’affrontare seriamente questa situazione del Centro e dell’intera provincia, la situazione è stata già messa a conoscenza del nuovo manager dell’Azienda, Calogero Mascarnera,il quale affronterà il problema non appena insediato.