Calcio giovanile. Finisce in rissa la gara play off tra Città di Enna e San Gregorio

calcioDoveva essere una partita di calcio giovanile come tante altre, di quelle in cui ci si diverte centrando l’obiettivo più ambizioso ed invece la gara di play off tra gli allievi del Città di Enna ed i pari età del San Gregorio si è trasformata in un ring dove a farne le spese è stato soprattutto un calciatore ennese, Simone Fragalà costretto alle cure mediche all’ospedale dove gli hanno constatato la frattura del setto nasale.
I fatti sono accaduti lo scorso mercoledì sul campo comunale di Pergusa dove di fronte c’erano Città di Enna e San Gregorio Calcio, due squadre che durante la prima fase della stagione si erano distinte soprattutto per l’aspetto sportivo che aveva permesso di metterli l’uno di fronte all’altro nei play off.
Spareggio che puntualmente si è giocato mercoledì e tutto sembrava filare per il verso giusto anche se la partita era stata molto maschia. Tutto, almeno fino ad una manciata di minuti alla fine quando il risultato era sul 2-2 e quindi favorevole al Città di Enna. A scatenare il parapiglia un fallo violento su Barresi rimasto ferito alla gamba; da qui la contestazione degli ennesi e la reazione degli ospiti che subito si sono scagliati contro gli avversari.
Duro il racconto del presidente del Città di Enna, Enzo Grippaudo: “Loro hanno messo la partita sulla rissa, ho visto una violenza inaudita per uno sport. Nel parapiglia generale abbiamo visto un calciatore del San Gregorio colpire il nostro tesserato Fragalà al volto rompendogli il setto nasale oltre ad una ferita vicino il naso” ricorda ancora arrabbiato Grippaudo.
Ne è venuto fuori un inseguimento generale ed una tensione che si è spostata anche in tribuna: “Quando gli animi in campo si sono surriscaldati anche in tribuna ci sono stati attimi di tensione” racconta Grippaudo che rivela: “Con il San Gregorio ci sono stati dei precedenti già in campionato e purtroppo in quella occasione a farne le spese fu ancora Fragalà colpito con una pedata in pancia che lo tenne, anche per volontà sua perchè demoralizzato, lontano dal campo per molte settimane”.
Vedere queste scene soprattutto sui campi giovanili porta sconforto e lo ammette anche Grippaudo: “Sono molto deluso, quando giochiamo fuori veniamo maltrattati, in casa assistiamo a questi fatti, non è più possibile così, serve un cambio di mentalità”.
Dai dirigenti del Città di Enna la delusione anche nei confronti della società etnea per non essersi interessata dello stato di salute del giovane portato in ospedale
I fatti, intanto, si sposteranno in altre sedi perchè i genitori dei ragazzi coinvolti hanno sporto denuncia contro gli autori degli atti di violenza visti anche dalle forze dell’ordine presenti all’esterno del rettangolo di gioco.