Due troinesi: Salvatore Pellizzeri ed Angelo Arona tra i caduti nella Resistenza italiana

SALVATORE_PELLIZZERI_2Troina. Tra i 44.700 caduti nella Resistenza italiana, in combattimento o eliminati dopo essere finiti nelle mani dei nazifascisti, ci sono anche due troinesi: Salvatore Pellizzeri (nella foto) ed Angelo Arona. Questi due troinesi fanno parte dei 7000 siciliani di cui 400 caduti, censiti dall’Istituto piemontese per la storia della Liberazione, che parteciparono alla guerra di Resistenza al nazifascismo. A ricordare Arona e Pellizzeri ci sono nel quartiere Scalforio, vicino allo Stretto di San Giorgio, due vie con i loro nomi. A intitolare queste due strade del centro urbano con i nomi dei due troinesi caduti nella Resistenza lo decise il consiglio comunale nel lontano 1952 per onorarne la memoria. A distanza di 69 anni sono in pochi a conoscerne i motivi. Nessuno qui a Troina, nella ricorrenza del 69’ anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ha pensato di rendergli omaggio. Nella targhe affisse sui muri ci sono scritti solo i nomi e cognomi. Sarebbe meglio che almeno ci fosse scritta anche qualche indicazione utile a far conoscere a quanti sono nati dalla seconda metà del ‘900 in poi chi erano Pellizzeri e Arona e perché gli furono intitolate due strade. Salvatore Pellizzeri, nato a Troina il 20 marzo 1923, è ricordato nel libro “Vite spezzate”, curato dall’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo in Piemonte (ISRCP). Partigiano della Divisione Fumagalli 1 – Brigata Savona, Salvatore Pellizzeri fu fucilato dai nazifascisti il 20 aprile 1945 a Ponte Bormida di Monesiglio in provincia di Cuneo. Il suo nome è riportato su una lapide. Angelo Arona era nato a Troina il 15 settembre 1917. Il suo corpo fu abbandonato dai suoi aguzzini il 30 settembre 1944 lungo la strada che conduce a Ravenna su un ponte del fiume Lamone. La Resistenza al nazifascismo fu fatta al Nord, ma ad essa contribuirono anche molti siciliani. Nel solo Piemonte furono 2500 i partigiani siciliani, di questi 152 non tornarono più in Sicilia. Allo stato della conoscenza storica, altri 248 partigiani siciliani caddero nelle altre regioni settentrionali occupate dai tedeschi. Come Angelo Arona e Salvatore Pellizzeri, i partigiani siciliani erano quasi tutti militari arruolati nell’esercito italiano regolare che, all’indomani dell’8 settembre 1943, scelsero con consapevolezza o per spinta emotiva, di aggregarsi alle brigate partigiane. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, molti soldati dell’esercito italiano regolare di stanza nel Nord Italia provenienti dal Sud Italia si rifiutarono di combattere a fianco dei tedeschi sotto le insegne della Repubblica di Salò e, non potendo ritornare a casa, si diedero alla macchia e passarono nelle fila della Resistenza. Tra questi ci fu anche un piccolo gruppo di soldati di Troina. Alcuni di loro, dopo il 25 aprile del 1945, sopravvissero e tornarono in paese per riabbracciare parenti ed amici mentre Pellizzeri e Arona non ebbero la fortuna di ritornare a Troina.
Silvano Privitera