Cgil e Filctem plaudano sentenza Giudice su ex lavoratori Asen

101122 Rita MagnanoLa Cgil e la Filctem esprimono soddisfazione per la sentenza del Giudice del lavoro di Enna nella causa dei 5 lavoratori dell’Asen, rappresentati dall’avv. Fulvio Licari, contro Acquaenna, l’Asen , l’Ato idrico e il Presidente pro-tempore della Regione siciliana.
Una sentenza che riconsegna ai lavoratori un sacrosanto diritto e stigmatizza la responsabilità di chi ha permesso che, la gestione della delicata vicenda del trasferimento dei lavoratori, impegnati nel sistema idrico del nostro territorio, all’ente gestore Acquaenna, avvenisse in assoluto sfregio delle norme e della convenzione.
Una vicenda che ha assunto nel tempo aspetti paradossali, infarcita da dichiarazioni e tesi prive di fondamento giuridico oltre che contrattuale, sostenute da atteggiamenti arroganti di lontana memoria e di un irresponsabile e complice immobilismo decisionale di fronte a palesi violazioni di legge.
A dichiararlo Rita Magnano (nella foto), Segretario Generale Provinciale Cgil, e Pietro Arena, Segretario Generale Provinciale Filctem Cgil.
Un ente gestore che ha, a piè pari, disatteso gli impegni assunti con la convenzione siglata nel 2004 e un Ato idrico, organo di controllo e di garanzia, che ha ”bonariamente” permesso che ciò accadesse, avallando la procedura della lettura a singhiozzo degli impegni definiti nel passaggio del servizio: come dire, la convenzione si applica un articolo si e uno no asseconda la convenienza.
La Cgil e la Filctem, che hanno seguito la vertenza dei lavoratori del sistema idrico della nostra provincia, dipendenti dell’ex Asen e di Sicilia ambiente, sin dall’inizio, hanno più volte in questi anni chiesto all’Ato idrico, al Prefetto, alla V Commissione della Regione Sicilia, al Presidente della Regione Sicilia, all’Ufficio provinciale del Lavoro, al Commissario dell’Ato idrico di Enna oltre che alla commissione istituita dal consiglio comunale di Enna, un intervento tempestivo per sospendere le iniziative intraprese da Acquaenna nei confronti dei lavoratori, ritenendo illegittimo e lesivo dei diritti di legge e contrattuali tutto il percorso intrapreso.
Nell’ultimo incontro avuto con il Commissario dell’Ato idrico alla presenza della segretaria della CGIL Sicilia Mimma Argurio è stata richiesta anche la revoca della convenzione per inadempienza della stessa rispetto all’art.6.
Una storia senza fine costellata di incontri negati, di audizioni inutili, di risposte evasive, di negazione di responsabilità.
Oggi è la sentenza del Tribunale di Enna che ridefinisce, finalmente, il perimetro legale di tutta la vertenza riconsegnando diritti e speranza e squarciando un sistema di coperture ormai insopportabile.