Tappa aidonese del “Gran tour dei formaggi siciliani” alla scoperta del Picentinu ennese DOP

formaggiHa fatto tappa domenica in Aidone il “Gran tour dei formaggi siciliani”, il sesto appuntamento di un tour che tocca tutta la Sicilia, da Poggioreale a Cesarò da Ragusa a Nicosia; quindici appuntamenti con il gusto e la grande produzione dei formaggi siciliani di cui alcuni DOP come il nostro Piacentinu ennese, il vero oro del nostro territorio, la cui conoscenza si sta diffondendo dopo essere stato insignito nel 2011del marchio DOP, rivelando un formaggio versatile anche negli usi in cucina. L’appuntamento in Piazza Umberto, l’antico centro storico di Aidone sede del Municipio e della chiesa di San Leone, ha dato modo ai convenuti di attraversare velocemente il borgo medievale, suscitando curiosità ed interesse. La meta è stato il Centro Form il caseificio di Caruso e Nicastro, che da tempo produce il piacentino secondo il rigido disciplinare approvato dal Consorzio per la Tutela del Piacentinu Ennese DOP, qui rappresentato dal suo direttore il dott. Raffaele Sarda e dal presidente Giuseppe Caruso, uno dei due titolari del caseificio. I partecipanti hanno potuto assistere a tutte le fasi della lavorazione, dalla cagliatura del latte crudo, con caglio e zafferano prodotti localmente, alla confezione in fiscelle di giunco di 3,5 Kg, è stato quindi offerto un assaggio del piacentino e del caprino prodotto dallo stesso caseificio, infine a sorpresa si è potuto gustare un saporitissima ricotta prodotta dal siero del piacentino, un prodotto quest’ultimo poco conosciuto e poco commercializzato, che meriterebbe una migliore fortuna e diffusione.
cagliatura del piacentinuGli incontri sono stati organizzati dall’O.N.A.F. – l’ Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi – che così intende festeggiare i suoi venticinque anni di attività con una serie di appuntamenti alla scoperta di alcuni “tesori caseari” siciliani gustati nella realtà di produzione dove, come ci dice Pappalardo “storia, tradizione, ambiente si findono per creare sapori ed emozioni indimenticabili”. Si tratta di un’azione regionale congiunta tra le due Delegazioni interprovinciali della Sicilia Orientale, qui rappresentata dal suo delegato dott. Pietro Pappalardo, tecnologo alimentare, presidente dell’Accademia del Gusto Mediterraneo e di quella della Sicilia Occidentale di cui era presente il delegato dott. Mauro Ricci.
Giornate come questa ci danno un esempio di quello che potrebbe essere un turismo di qualità in cui il godimento dell’arte e della bellezza si accompagna a quello degli aromi e dei sapori della nostra ricca tradizione, valorizzando così non solo il patrimonio culturale ed ambientale ma anche il lavoro e l’economia dei nostri territori, vocati da sempre all’agricoltura e all’allevamento, che in questo turismo integrato devono trovare la terza gamba su cui reggersi.
Franca Ciantia