Aidone. Giurano consiglieri e sindaco in un Consiglio comunale gremito di giovani e di donne

Aidone-Municipio-chiesa-S-LeoneIn Aidone si è insediato il nuovo Consiglio Comunale, quello uscito dalle urne nelle elezioni del 25 maggio scorso. La sessione è stata presieduta dal consigliere anziano Nuccio Chiarenza, che è poi risultato anche il presidente eletto dall’unanimità dei consiglieri di maggioranza, della coalizione “Aidone Cambia Verso – Enzo Lacchiana Sindaco”, mentre i consiglieri dell’opposizione hanno consegnato scheda bianca. Tutti i consiglieri hanno prima prestato giuramento, poi sottoscritto l’autodichiarazione di inesistenza di impedimenti ed incompatibilità. Si è passato quindi all’individuazione dei gruppi consigliari ed alla nomina dei capigruppo. Il gruppo unico dell’opposizione, composto da cinque consiglieri, emanazione della lista civica “Noi Aidone – Franca Ciantia Sindaco”, che si è costituita nel Movimento Civico “Noi Aidone”, ha nominato come proprio capogruppo il consigliere Nunzio Ciantia. All’interno della maggioranza si sono formati tre gruppi consigliari. Il gruppo del PD, formato da sei consiglieri, che ha nominato come proprio capogruppo Stefano Mendola, il gruppo dell’UDC formato da due consiglieri ha come capogruppo Salvatore Albergo, ed infine il gruppo del Movimento Civico “Per Aidone”, a cui fa capo il dottore Chiarenza, che ha nominato capogruppo Viviana Calcagno. L’altro partito della coalizione il Centro Democratico non ha eletto consiglieri propri ma è rappresentato in giunta dal vicesindaco Serena Schillirò. L’incarico di vicepresidente è stato offerto all’opposizione che ha declinato l’invito pur assicurando “una buona opposizione a prescindere dai ruoli”. Vicepresidente è risultata eletta, quindi, Maria Carla Calcagno. È seguito poi il giuramento del sindaco, Enzo Lacchiana che, pur anticipando i nomi e le deleghe dei quattro assessori, si è riservato di farli giurare nella prossima seduta. È stato svelato il mistero del quarto assessore la dott. ssa Giuliana Venezia, in quota UDC, che si va ad aggiungere ai tre designati: Serena Schillirò, Andrea Mania e Giuseppe Mascara. Il sindaco ha poi tenuto un breve discorso rivendicando per sé e la sua giunta un programma politico del fare in collaborazione con tutte le realtà associative ed imprenditoriali di Aidone, nonché con la stessa opposizione.
Fin qui la cronaca dell’adunanza che si è svolta in un clima disteso e quasi famigliare, alla presenza di un foltissimo pubblico composto in buona parte da giovani. Il colpo d’occhio del consiglio però è dato dall’età media dei consiglieri e dalla notevole presenza femminile. Se si escludono il consigliere Filippo Curia, più volte sindaco a partire dal 1998 e più volte consigliere, e della new entry Chiarenza, l’età media dei restanti tredici consiglieri è di 31 anni, la più giovane, Martina Minincleri ha appena 22 anni! La presenza femminile è massiccia e qualificata: cinque consigliere tra le fila della maggioranza e tre nell’opposizione. L’insieme è un quadro beneaugurante e lo sarà, non solo negli auspici, se giovani e donne seguiranno l’entusiasmo, la voglia di spendersi per il bene del paese e per la sua crescita -che è poi la loro unica possibilità di crescita se vogliono restare in paese- che li ha connotato nella campagna elettorale e se resistono alle sirene degli interessi dei gruppi e delle lobby che li hanno sostenuti ed eletti. Purtroppo anche questa volta gli aidonesi hanno votato lasciandosi guidare con le logiche di sempre, familistiche e clientelari; ciò ha portato a dei risultati chiari ma che non possono definirsi forti: Lacchiana è stato eletto con il 32,56 % di voti, il secondo degli eletti, la prof.ssa Ciantia ha riportato il 27,35 e il terzo il prof. Luigi Minacapilli il 21,32!
Le condizioni molto critiche del Comune, con una dotazione finanziaria fallimentare e una condizione amministrativa a dir poco precaria, non permetterà che la luna di miele con il nuovo sindaco si prolunghi di molto e Lacchiana è consapevole sia dei tanti problemi che delle alte aspettative che la popolazione ha nei riguardi della nuova amministrazione, dalla quale si aspetta la soluzione di problemi, anche di quelli ormai incancreniti com’è quello della spazzatura, ma anche il rilancio economico del paese, altrimenti destinato al degrado e all’abbandono. L’alta partecipazione al voto ha voluto essere un’ultima prova di fiducia, una specie di ultimatum agli eletti, ma anche a tutta la classe politica, chiamati ad un’azione di responsabilità, di collaborazione e di creatività.
Franca Ciantia