Ancora problematiche al Centro Diurno Alzheimer di Piazza Armerina

centro diurno Alzheimer (4)Enna. Il vertice provinciale dell’Aima, costituito dal dottor Ivano Chiarenza e dall’avvocato Pino Maniscalco, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il prefetto, Fernando Guida, per affrontare il problema molto delicato della funzionalità del Centro Alzheimer dell’ospedale Chiello di Piazza Armerina, le cui potenzialità sono enormi, ma che, allo stato attuale, a dieci mesi dalla sua inaugurazione, rimane poco efficiente per un certo ostruzionismo registrato, che risponde poco o niente alle esigenze del centro. Le continue sollecitazioni sul personale dell’Azienda Sanitaria non hanno trovato risposte concrete, nonostante il commissario straordinario, in manifestazioni ufficiali, abbia dichiarato che il “centro è un fiore all’occhiello” dell’Azienda, solo che mancano alcune figure professionali importanti, gli infermieri (sembrerebbe che qualcuno addirittura si è rifiutato di prendere servizio), sono pochi gli operatori socio-sanitari che sono stati assegnati ed il buco viene coperto dai volontari messi a disposizione dell’Aima. Sostanzialmente tutto quello che è necessario perché il “centro” dia risposte concrete a quanti hanno familiari ammalati di Alzheimer sino ad ora non c’è stato. In provincia di Enna i malati di Alzheimer sono veramente tanti e per la maggior parte abbandonati a se stessi perché non basta varare un piano terapeutico da parte dello specialista di turno, ci vuole qualcosa di più ed il Centro potrebbe essere un punto di riferimento a cui appoggiarsi per avere consigli importanti. Proprio ieri il direttore sanitario, Filippo Muscià, ha predisposto l’utilizzo di uno psicologo e di sei ore per un geriatra, oltre a prevedere per la prossima settimana un confronto tra direzione sanitaria e Direttivo dell’Aima. Con il Prefetto si è parlato di livelli essenziali di assistenza anche per i malati di Alzheimer così come è stato evidenziato che il periodo di assistenza nel centro dovrebbe essere allungato dalle 9 alle 18 per una migliore assistenza, ma in questo caso c‘è da aumentare il personale. Il Prefetto ha chiesto ai responsabili dell’Aima una relazione didattica-scientifica che possa aggiornarlo e avere dei temi di confronto con la direzione generale dell’Azienda sanitaria. L’Aima non molla, lotterà perché capisce benissimo che il “Centro armerino” è una svolta importante nell’assistenza ai malati di Alzheimer ed allora si farà di tutto perché diventi veramente una struttura, anche a livello regionale, che possa, sul piano medico, dare delle risposte importante nell’assistenza ai malati.