Regalbuto. Il sindaco a Roma: fondi per diga Pozzillo, invaso strategico per la Sicilia Orientale

Francesco Bivona - Sindaco Regalbuto

Francesco Bivona – Sindaco Regalbuto

Regalbuto. La Diga Pozzillo è una infrastruttura di interesse collettivo che rappresenta la chiave per il sostegno e rilancio delle attività produttive del settore agricolo di un’area molto vasta. Per chiederne la messa in sicurezza il sindaco Francesco Bivona nei giorni scorsi ha incontrato a Roma il vice ministro Riccardo Nencini ed il sottosegretario Fabrizio Magnani. “Nel corso dell’incontro che è tenuto al ministero delle Infrastrutture – ha spiegato il sindaco Bivona – abbiamo esposto i problemi di tutta l’area della Sicilia Centrale che è abbandonata soprattutto sul piano infrastrutturale. L’assenza di viabilità percorribile e di infrastrutture al passo con i tempi frena fortemente lo sviluppo di un territorio che ha voglia di riemergere. Il vice ministro si è mostrato molto disponibile a riesaminare con lo staff del ministero il percorso che ha seguito i vecchi fondi stanziati e che riguardano gli interventi della Diga Pozzillo già presenti nei Fondi Fas e nel Par della Regione siciliana. Attendo adesso qualche positiva. Sono fiducioso ma ovviamente pronto – aggiunge il sindaco – ad insistere su azioni che saranno determinanti per il futuro della agricoltura nella Sicilia orientale”. Sulle problematiche della Diga Pozzillo la parlamentare regionale Angela Foti ha sostenuto le richeuiste dell’amministrazione di Regalbuto con l’assessore regionale all’Energia Salvatore Calleri ed il direttore del Dipartimento Acqua e Rifiuti Marco Lupo. “Posso dire che – aggiunge Bivona – con la Regione è stabilita una precisa road map per la azioni successive”. La diga Pozzillo è tra le opere segnalate da inserire nello “Sblocca Italia”. Nella nota al presidente del Consiglio il sindaco ha evidenziato con un documento tecnico di sintesi gli interventi necessari sull’invaso strategico per la irrigazione della agricoltura di tutta la Sicilia Orientale. “C’è la necessità di investimenti urgenti per il territorio – sottolinea Bivona – che possano dare da un lato maggiore occupazione contro una crisi dilagante e dall’altro favorire lo sviluppo del territorio interno della Provincia di Enna, abbandonato al proprio destino”. La diga ha bisogno della riattivazione dello scarico di fondo e della costruzione dell’adduttore Ancipa Pozzillo che permetterebbe di riequilibrare il livello delle acque dell’invaso gestito da Enel. Quelli sollecitati da Bivona con lo “sblocca Italia” sono interventi per circa 25 milioni di euro che si spera possano presto essere finanziati e che oltre alla diga Pozzillo riguardano la circonvallazione di Regalbuto ancora non ufficialmente aperta, la Casa Albergo per anziani e la messa in sicurezza della Ex Pretura di Regalbuto, immobile in pieno centro storico.

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