Piazza Armerina. Comune revoca costituzione di parte civile su processo per usura

costituzione parte civileLa revoca di costituzione di parte civile in un processo di usura da parte del comune di Piazza Armerina ha spinto la Procura della Repubblica ennese ad aprire un fascicolo su questa revoca. L’inchiesta, che viene seguita dal procuratore Calogero Ferrotti, ha avuto come atto quello di dare la delega alla squadra Mobile per delle indagini accurate su questa vicenda. Tutto nasce dall’interrogatorio di un piazzese, che ha fatto nascere dei sospetti possibili sulle irregolarità che si sono verificate. Sono stati sentiti dei testimoni e le indagini da parte della Polizia proseguono per l’accertamento della verità. Una volta ultimate le indagini la magistratura dovrà decidere se ci siano i presupposti per eventuali iscrizioni sul registro degli indagati; o se non ci sono ipotesi di reato, tutto verrebbe archiviato. Tutta la vicenda parte da un fatto di usura con presunta vittima un imprenditore armerino, le cui indagini sono state eseguite dalla Guardia di Finanza, dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Piazza Armerina. Le persone indagate avrebbero prestato soldi all’imprenditore con tassi usurai, e l’imprenditore stanco di versare soldi e di non uscire da questa tagliola economica li ha denunciati. Si tratta di persone incensurate di Piazza Armerina, difese dagli avvocati Egidio La Malfa e Sinuhe Curcuraci, mentre l’imprenditore, che si è costituito parte civile, viene difeso dall’avvocato Gaetano Di Dio, come parte civile si è costituita anche un’associazione antiracket, la “Gaetano Giordano” di Gela, presieduta da Renzo Caponetti, per la prima volta presente a un processo anche nel territorio ennese .
“La nostra associazione viene così a essere sempre più un presidio di legalità assolutamente risolutivo”, ha dichiarato Caponetti al momento della costituzione, dicendosi pronto ad assistere chi ne ha bisogno della provincia di Enna. In quel processo si era costituito parte civile anche il Comune di Piazza Armerina, che poi, senza un giustificato motivo, ha deciso di revocare la costituzione. E su questa rinuncia si stanno svolgendo le indagini della Procura della repubblica ennese per conoscere i motivi di questa rinunzia.