Nicosia. Per la riapertura del tribunale servirà una legge, ma non ci sono certezze

130906 tribunale NicosiaNicosia. L’incontro con il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha chiarito che per la riapertura del tribunale di Nicosia serve una legge e che non ci sono margini per sperare in un decreto correttivo. Orlando a margine di un convegno che si è tenuto a Catania ha incontrato la delegazione composta da esponenti politici della minoranza politica nicosiana e da alcuni sindaci dell’area Nord dell’Ennese e del Messinese, che hanno sollecitato soluzioni finalizzate alla riapertura del tribunale di Nicosia. Il ministro ha spiegato che non ci sono margini per ottenere il decreto correttivo entro il 13 settembre prossimo e che si deve eventualmente pensare ad una legge specifica. L’iter non sarà comunque breve ammesso che si arrivi ad una riapertura. Delle delegazione facevano parte dal deputata alla Camera Maria Greco, i sindaco di Troina, Capizzi, Mistretta e Santo Stefano di Calastra, territorio che ha perso, come Nicosia il tribunale e che sarebbe pronto a far capo da una nuova circoscrizione giudiziaria facente capo a Nicosia che, in questo modo avrebbe un territorio più esteso. Presenti gli esponente del Pd Mario Alloro, parlamentare all’Ars, Mirello Crisafulli, Antonello Catania, segretario del Pd di Nicosia, alcuni consiglieri nicosiani di minoranza. Il ministro Orlando ha ribadito quanto già spiegato nelle scorse settimane a Palermo nel corso di un incontro con i rappresentanti dell’Unione fori siciliani e cioè che, fermi restando i cardini della riforma, il Decreto legge sul riordino della geografia giudiziaria che ha soppresso tra gli altri, il tribunale di Nicosia, ha mostrato alcune criticità. Il Guardasigilli sottolineando che comunque il Dl va rivisto alla luce i due elementi che sono da un lato la soppressione delle province con la quale viene meno il tribunale che ha sede nel capoluogo di provincia e la stessa “regola del tre” che ha fissato un massimo di tre tribunali per ciascuna circoscrizione di Corte d’appello, ma che ha determinato il mantenimento di uffici meno funzionali di altri che sono stati invece soppressi. Tra l’altro per quanto riguarda Nicosia e Mistretta, il ministro che comunque ben conosce l’argomento sottopostogli già oltre 3 anni fa quando era componente della Commissione Giustizia della camera, ha convenuto che un allargamento del territorio verso il mare imporrà una rivalutazione della attuale geografia giudiziaria che dovrà tenere conto anche dei consorzi di Comuni che si formeranno

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