Valguarnera: in Consiglio le problematiche dei lavoratori forestali stagionali

forestaliValguarnera. Le problematiche dei lavoratori forestali stagionali saranno oggetto di discussione del Consiglio comunale. A tale riguardo la conferenza dei capigruppo, su proposta del consigliere Enrico Scozzarella, segretario regionale della Co.di.res, sindacato forestale, ha preparato un ordine del giorno da votare al prossimo consiglio comunale. Nel testo si evidenzia la necessità di dare risposte concrete ai lavoratori stagionali, mediante la presentazione di un disegno di legge di riforma del settore, in considerazione del fatto che ogni anno nei mesi estivi si registra il dilagare di incendi nel territorio della Regione che devastano il patrimonio boschivo, le aree protette, le riserve naturali e creando non pochi rischi alle persone.“I dati statistici –è scritto – sono sconfortanti. Nell’anno in coso, sono andati letteralmente in fumo tantissimi ettari di superficie boschiva, con un aumento rispetto al 2013 di oltre il triplo della percentuale bruciata e che inoltre l’art.12 della legge regionale del maggio 2014, non ha fatto altro che complicare le procedure burocratiche dell’azione amministrativa per la conservazione del patrimonio boschivo e l’attività antincendio e che alla fine di luglio ancora i boschi sono sprovvisti di viali parafuoco e il personale di cui trattasi è ancora a casa in attesa che le procedure di rendono applicabili.” Ogni anno, per fronteggiare gli incendi, la Regione Siciliana impiega circa 6.900 unità di personale per la difesa e la conservazione del patrimonio boschivo e delle aree protette. Per le categorie sindacali invece occorre: modificare il sistema attualmente vigente sia rispetto al periodo in cui svolgere attività di prevenzione ed antincendio, anticipando almeno al primo di maggio l’avvio dell’attività e protraendola sino alla fine di ottobre. “L’applicazione del protocollo d’intesa con il Governo regionale – conclude il testo- risale alla data del maggio 2009. In esso si prevedeva di rivalutare il lavoro forestale con conseguenze valorizzazione del patrimonio boschivo naturale e ci si impegnava da un lato, ad incrementare i livelli occupazionali del contingente di 78 gg. a 101gg. e del contingente 101gg. a 151gg. e del contingente di 151 gg. a 180 gg. e, dall’altro, a predisporre apposito disegno di legge di riordino del settore forestale. Ma ciò è rimasta lettera morta”.

Rino Caltagirone