Enna. Pd, Crisafulli avverte: “basta liti” e ammette “un’operazione di raffinata imbecillità”

Enna alloro garofalo“A mezzanotte sai che io ti penserò ovunque tu sarai sei mia…Ma non vorrei che tu a mezzanotte e tre stai già pensando a un altro… Cattivo come adesso non lo sono stato e quando mezzanotte viene se davvero mi vuoi bene pensami mezz’ora almeno e dal pugno chiuso una carezza nascerà”. Chissà se in casa Pd avranno pensato a questo famoso ritornello di Celentano (Una carezza in un pugno) dopo lo scivolone della maggioranza in consiglio comunale che ha approvato alle 00:02 (due minuti oltre il termine fissato) la delibera sull’aliquota Tasi dando il via ad una serie di polemiche tra amministrazione ed opposizione ma anche all’interno dello stesso Partito Democratico dove alcuni consiglieri si erano posti in netto contrasto con la linea dell’amministrazione accusata, insieme ad una parte del gruppo consiliare, di non aver favorito una discussione prima.

Di questo, anche di tanto altro, ne ha parlato l’assemblea cittadina del Pd che ha sostanzialmente rinnovata la fiducia al sindaco Garofalo chiamato però a dare risposte certe sia nell’immediato ma anche su una sua futura ricandidatura. E sì, perché il segretario provinciale Crisafulli ha ammesso di essere già al lavoro per fare delle liste forti che sbaraglino la concorrenza.

L’assemblea si era aperta con le dichiarazioni dure del segretario cittadino Tiziana Arena che ha rimproverato atteggiamenti dannosi per la città ed auspicato che “oggi sia un punto di partenza dal quale riemergere. In città il Pd è la soluzione ai problemi, non ci sono altri che possono farlo”. Non meno morbido Garofalo che sulla Tasi ha detto: “È stata un’azione precisa, studiata e voluta contro la città e questo partito”, ha confermato di non avere l’interesse a correnti interne e di scegliere Crisafulli “per le posizioni politiche che ha tenuto” ed avvisato che “se ci sarò io sarò alternativo a certa politica”. Ancora critico Gravina secondo cui “se da qui alle prossime elezioni si darà questo taglio ci sarà qualche difficoltà”, ricordando poi gli errori del partito che ha peccato di mancato coinvolgimento e sostenuto che nei ritardi in consiglio “tante cose strane ci sono state”.
Ha invocato l’unità Cataldo Salerno mentre Mirello Crisafulli sull’incidente in consiglio comunale: “È stata un’operazione di raffinata imbecillità, si sono fatti resuscitare i morti che le europee avevano seppellito ed ora sono un’unità dei disperati. Come non si capisce che c’è necessità di rinsaldare noi e spazzare via gli altri?” ed ha ammesso che “con Alloro abbiamo cercato fino all’ultimo di evitare il superamento della mezzanotte”. E poi un avvertimento: “Non consentirò più a nessuno di prendere iniziative diverse dalla maggioranza, indebolire il sindaco in questa fase è un regalo agli avversari e non possiamo correre il rischio di perdere le elezioni”. Invito rilanciato anche da Mario Alloro che sullo scivolone della Tasi da detto “surreale votare la delibera alle 00:02” e negato la presenza di correnti “alloriane”. Pace riportata quindi? È presto per dirlo, oggi forse è meglio parlare di pace armata e se proprio le armi verranno deposte si vedrà nei prossimi banchi di prova. A cominciare dal bilancio prossimo ad essere approvato.

enna caffe s_giovanni