Barrafranca. Delitto Nicolosi, nuovo processo d’appello per i Tambè

luparaBarrafranca. Il procuratore generale della Corte d’appello di Catania ha chiesto la conferma delle condanne all’ergastolo per Giuseppe Tambè ed a 21 anni per il figlio  Alessandro, condannati in primo e secondo grado per l’omicidio di Giuseppe Nicolosi. Ieri mattina dinanzi alla corte d’appello di Catania si è aperto il secondo processo d’appello a carico dei due allevatori, dopo che la sentenza di secondo grado era stata annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione. I due allevatori lo scorso 28 febbraio sono stati scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare e assistono al processo a piede libero. Giuseppe Tambè, condannato all’ergastolo, era in carcere da 8 anni. L’uomo era stato arrestato con il figlio Alessandro nel 2006. Il giovane  condannato a 21 anni per concorso nel delitto, dopo l’ordinanza di custodia cautelare era stato scarcerato nell’aprile del 2007 per essere poi nuovamente raggiunto da ordinanza di custodia in carcere il 24 febbraio del 2010. Il nuovo processo d’appello si celebra dinanzi alla Terza sezione della Corte d’’assise e d’appello di Catania. La vittima Giuseppe Nicolosi, allevatore, venne assassinato con un colpo di fucile nella tarda serata del 29 luglio del 2006 e secondo l’accusa a sparare fu Giuseppe Tambè, mentre per l’accusa il figlio si sarebbe limitato a portare dalla casa in paese alla campagna e viceversa. il fucile usato per l’agguato. Il movente sarebbe stato legato ai contrasti tra allevatori derivanti da questioni di passaggio del bestiame. In primo grado Giuseppe era stato condannato all’ergastolo e il figlio a 24 anni, condanne confermate nel maggio del 2011 dalla Corte d’appello nissena. La sentenza era stata impugnata in Cassazione dai difensori, avvocati Giuseppe Paolo Piazza e Giuseppe Aricò, che avevano ottenuto l’annullamento con rinvio. Si era celebrato a Catania un secondo processo d’appello conclusosi il 28 marzo 2013 con la conferma della pena per Giuseppe e la riduzione a 21 anni per Alessandro. La difesa ritenendo che la Corte non ha tenuto conto delle osservazioni della Cassazione, ha nuovamente impugnato e lo scorso 12 dicembre è arrivato il terzo annullamento. Martedì 25 discuterà l’avvocato Gaetano Giunta, costituito parte civile per la famiglia Nicolosi, quindi verrà fissata la data per le arringhe della difesa. Il processo dovrebbe concludersi entro la fine di novembre.

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