Enna. In Consiglio spesso confusione negli atti, la polemica dei consiglieri

consiglio comunale ennaGli ultimi lavori del consiglio comunale di Enna hanno messo in evidenza le numerose difficoltà ad andare avanti nello svolgimento delle sedute. Molti consiglieri hanno lamentato numerosi refusi o delibere non chiare che necessitano d’essere ritirate per poi essere trattate in futuro.

Abbiamo chiesto un parere agli stessi consiglieri comunali su quale può essere la via d’uscita e la soluzione ideale affinchè la macchina consiliare possa essere al massimo della propria funzionalità.

Il capogruppo del Nuovo Centrodestra, Dario Cardaci, già in aula aveva espresso sgomento per certi inciampi in aula e ritornando sulla vicenda ha detto: “Il consiglio comunale di un capoluogo non può restare allo sbando e inattivo per le incertezze che spesso caratterizzano gli atti in esame”. Per Cardaci adesso serve “una decisa sterzata perché il consiglio comunale sia certo sulla legittimità degli atti e sull’osservanza di una normativa sempre in evoluzione e che richiede quindi – prosegue Cardaci – un’analisi preventiva più precisa da parte di chi è preposto al controllo”. Ma il capogruppo di Ncd fa un passo avanti e avverte: “Non vorrei che quello che si sta vivendo possa ripetersi perché sarebbe una drammatica conferma”. A calcare la mano è il capogruppo di “Patto per Enna”, Maurizio Dipietro che già in aula evidenziò i problemi: “La mia sensazione è che l’amministrazione non ha idea di cosa far votare in aula e presenta dei provvedimenti pasticciati che poi è costretta a ritirare” dice Dipietro in merito alla vicenda dei revisori dei conti riconfermando poi che lunedì si è arrivati in aula “senza la chiarezza di chi doveva comunicare. Se il provvedimento è di competenza del consiglio comunale non si capisce perché il vice presidente Di Mattia voleva procedere senza dibattito, se è una mera comunicazione ci presentino i provvedimenti giuridicamente esistenti”.
Quando gli viene fatto notare che la città ha intanto sostenuto un costo senza che il consiglio comunale abbia ottenuto qualcosa di concreto Dipietro dice: “Può sembrare demagogico ma è anche vero”. Il capogruppo di Articolo 4, Roberto Falciglia, la pensa invece così: “Sui pareri mancanti è purtroppo un fatto frequente e mi dispiace, i pareri vanno chiesti dalla presidenza del consiglio”.
Per Falciglia nella vicenda dei revisori dei conti la responsabilità del consiglio comunale è relativa e non ha nessuna potestà: “Per il proseguo mi auguro che tutti i pareri siano presi in modo da rendere funzionale l’aula”. Paolo Gloria (Mpa) ha parlato di “confusione ed incertezze che non aiutano questa vicenda che rischia di assumere contorni grigi e dannosi per il consiglio comunale, l’amministrazione comunale ed i dipendenti. Occorrono tempi certi, azioni limpide, rapide e non più differibili”.

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