Nicosia. Macigno sull’amministrazione Malfitano

nicosia malfitano_sindacoNicosia. Si è dimesso anche l’assessore Giuseppe Scarlata. Una decisione che nel caso di Scarlata è stata presa da Grande Sud, partito che lo aveva espresso, e questo la dice lunga sull’isolamento di un sindaco sempre più arroccato su una posizione che lui stesso, a sentire le motivazioni delle dimissioni, ha creato con la sua mancanza di comunicazione con assessori e partiti della coalizione. Un macigno perché Malfitano in meno di 48 ore viene abbandonato da due assessori e perché nelle attuali condizioni politiche difficilmente troverà sostituti all’interno della sua coalizione e, quindi, riuscirà a mantenere una parvenza di maggioranza in consiglio. Un consiglio che lui stesso si è messo contro, con la guerra sulle aliquote dell’Imu e con i ritardi nel presentare il Piano economico e finanziario dei rifiuti, arrivato solo il 29 settembre a 24 ore dalla scadenza per l’approvazione, salvo poi scaricare sui consiglieri tutte le “responsabilità”, dal taglio dei servizi al disequilibrio di bilancio e, per di più, mettendo i consiglieri stessi a rischio di procedimenti da parte della Corte dei conti. Le dimissioni di Scarlata, seguite a quelle della Scancarello, sono state decise durante quella che il coordinatore di Grande Sud Andrea Farinella, capogruppo in consiglio, ha definito una “lunga e sofferta assemblea” che si è tenuta martedì sera. Farinella conclude aggiungendo che Grande Sud in consiglio valuterà caso per caso come votare e che terrà conto solo dell’interesse collettivo. Intanto anche l’UDC (attualmente il vive sindaco è espressione di questo gruppo), tramite il capogruppo Antonio Mancuso, dichiara di uscire dalla maggioranza e, addirittura, pronti a firmare la mozione di sfiducia.


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