Pasquasia. Sentito l’ex assessore Marino, conclusi interrogatori per la mancata bonifica

pasquasia 2Conclusi gli interrogatori chiesti dagli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla mancata bonifica della miniera Pasquasia. E’ stato sentito dal Pm Augusto Rio anche l’ex assessore regionale Giosuè Marino che, come l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e l’ex assessore Pier Carmelo Russo, dopo il deposito dell’avviso di conclusione indagini, aveva chiesto di essere sentito. Il quarto indagato Pasquale La Rosa, che era il consegnatario della miniera non ha chiesto l’interrogatorio. Adesso la Procura depositerà le richieste di eventuale rinvio a giudizio o di proscioglimento, sul quale dovrà pronunciarsi il Gup. Non ci sono invece indiscrezioni sull ’inchiesta della Dda di Caltanissetta che lo scorso 27 marzo ha portato al sequestro del sito minerario sul quale si stavano effettuando gli interventi di bonifica. La Dda nissena ha emesso avvisi di garanzia a carico dei titolari della ditta “1 Emme soluzioni ambientali Srl”, aggiudicataria dei lavori di bonifica di Pasquasia, di alcuni responsabili del cantiere di bonifica, dei titolari e responsabili delle ditte che avevano sub appalti, oltre che nei confronti di alcuni  pubblici ufficiali. I reati contestati agli indagati  sono  traffico illecito di rifiuti tossici nocivi e associazione per delinquere finalizzata alla frode in pubbliche forniture contro la pubblica amministrazione. A portare al sequestro e agli avvisi di garanzia, era stata l’operazione dei carabinieri che a Leonforte, avevano arrestato 5 persone trovate in possesso di oltre 6.700 chilogrammi di rame e di altri rifiuti ferrosi provenienti dal sito minerario dismesso che potrebbero essere stati illecitamente sottratti dall’area. I carabinieri avevano sequestrato due camion provenienti dal Casertano sui quali era caricato il materiale ed una ingente somma di denaro contante con il quale i due trasportatori avrebbero dovuto pagare il materiale. Dopo una decina di giorni dal sequestro dei mezzi e dei materiali scoperti a Leonforte, i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale con il Noe di Catania, avevano  sequestro un deposito di Catania e  quattro autotreni contenenti lastre di cemento amianto provenienti dal sito di Pasquasia, per il quale era stato disposto il trasporto nuovamente nella ex miniera. L’inchiesta della Dda deve far luce sugli spostamenti dei materiali pericolosi, sulle destinazioni e su eventuali violazioni delle norme per lo smaltimento delle scorie e delle sostanze tossiche e pericolose. I lavori di bonifica erano iniziati a giugno 2013, dopo che il Tar del Lazio, su un ricorso per l’aggiudicazione, aveva ritenuto vincitrice della gara d’appalto la “1 Emme” di Brescia. Per la bonifica di Pasquasia sono stanziati 20 milioni di euro necessari ad eliminare 20 mila tonnellate di amianto su un’area di oltre 17 ettari , a bonificare gli edifici, eliminare sostanze chimiche e apparecchiature.

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