Primarie anche per “Patto per Enna” nella designazione del candidato sindaco

Bruno Contino Dipietro Fiammetta Fussone Gargaglione Incardona La PortaL’avvio di tavoli tecnici per la elaborazione dei programmo che “Patto per Enna” vuole presentare alla collettività ennese in vista delle elezioni amministrative presuppone non solo la creazione di una lista civica, ma anche la ricerca di un candidato sindaco, magari da scegliere all’interno degli otto consiglieri comunali che costituiscono il “patto”. E’ chiaro che nel momento in cui c’è a designare il candidato sindaco bisogna avere una strategia comune per evitare che possano succedere dissonanze o turbolenze. Degli otto consiglieri ben cinque provengono dal Partito Democratico vale a dire Maurizio Di Pietro, che pare abbia manifestato l’intenzione di chiudere con questa legislatura la sua carriera politica, Filippo Fiammetta, Paolo Gargaglione, Mauro Incardone, Peppe La Porta, mentre Maurizio Bruno e Giovanni Incardona provengono da Open e Cesare Fussone dall’Associazione Altrementi, hanno trovato un’unità d’intenti che vogliono sviluppare assieme nell’interesse della città ennese, che ritengono in questo momento abbandonata a se stessa e l’imperativo di dare svolta certa alla città. Per il loro passato politico sono diversi i consiglieri che potrebbero avanzare la candidatura a sindaco per cui probabile che nasca la volontà di organizzare per tempo, magari entro la fine dell’anno, le “primarie” per la scelta del candidato a sindaco in modo da tastare il polso ai cittadini ennesi. Il gruppo ne ha parlato e la maggior parte è convinta che bisogna farle anche perché con le primarie si può vedere quanti sono i cittadini ennesi che si avvicinano al “Patto per Enna”, quale può essere la consistenza elettorale che può creare il gruppo. Sono dati importanti in un contesto elettorale, significano che si può andare avanti con questa idea oppure fermarsi a fare delle riflessioni. Intanto i tavoli tecnici che si stanno sviluppando su diversi problemi che affliggono Enna vanno avanti perché è anche evidente che bisogna preparare un programma elettorale da far conoscere a tutta la cittadinanza.




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