“fronte dei tacchini” i deputati che non saranno ricandidati

fronte dei tacchiniLo chiamano, con apprezzabile autoironia, “il fronte dei tacchini” e sta a indicare quella massa di deputati che sono destinati a essere le vittime sacrificali della nuova legge elettorale e della riforma del Senato volute da Renzie. Difficile contarli, ma se si sommano i senatori a tutti gli onorevoli del Pd e di Forza Italia che temono di non essere ricandidati alle prossime elezioni si arriva facilmente a 500 deputati.

Il “fronte dei tacchini” vuole un presidente della Repubblica “forte e autorevole”, che sappia imporsi con Palazzo Chigi. Tradotto: un presidente che sia capace di dire no alle richieste di voto anticipato. E’ uno schieramento trasversale molto più ampio del semplice asse Fitto-D’Alema del quale già si parla da qualche tempo. Uno schieramento che guarda con grande interesse anche a quello che succede in casa grillina.

Se non espellono tutti tra loro, i deputati dell’M5S sono 140 e se si saldassero al fronte anti-renziano sarebbero in grado di eleggere a maggioranza un nuovo presidente della Repubblica. Nomi ancora non ne circolano, ma l’identikit è pronto: dev’essere un personaggio che mette in riga Renzi e che non scioglie le Camere prima del 2018. Per non fare la fine dei tacchini.

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