“SOLECALDO” In territorio di Aidone il primo impianto solare

campo solareSarà costruito in territorio di Aidone, in Contrada Andronata nelle prossimità della diga Ogliastro, “Solecaldo”, l’Impianto Solare-Termodinamico a Concentrazione, per la produzione di 41 MW di Energia da Fonti Rinnovabili. È il primo impianto di questo tipo in Italia, progettato per la MF Energy s.r.l. con sede a Realmonte (AG). Venerdì sera in Aidone si è tenuto un Consiglio Comunale straordinario, riunito in pubblica adunanza, per presentare il progetto alla cittadinanza, in vista del parere richiesto al Comune; erano presenti gli ingegneri Nicolò Madonia, A.D. della MF Energy , e Maurizio Carlino e Nicola d’Alessandro, dello studio Delta Ingegneria srl, coordinatori del gruppo di progettazione. Hanno illustrato ai consiglieri ed al numeroso pubblico presente il progetto, sottoponendosi di buon grado al fuoco di fila di domande poste dai consiglieri, da due esperti – gli ing. Giustra e Lo Giudice – nominati dal sindaco e dal pubblico. Per quanti strumenti si possano avere, da parte del pubblico, per giudicare tecnicamente la proposta, gli esperti sono stati convincenti e l’accoglienza, con qualche flebile voce dissenziente, è stata del tutto positiva. Gli ingegneri hanno illustrato in modo comprensibile e hanno risposto alle tante domande formulate non solo da consiglieri e amministratori ma anche da persone del pubblico. La tecnologia adottata utilizza un sistema di specchi mobili per l’inseguimento solare che concentrano la radiazione solare su dei tubi ricevitori lineari. All’interno dei tubi scorre una miscela di sali fusi che raccolgono il calore e lo trasferiscono in un sistema di accumulo termico. L’energia elettrica prodotta dal sistema di generazione è immessa nella rete elettrica nazionale. Il progetto ha già ricevuto tutte (a loro detta 45!) le autorizzazioni ed i nulla osta necessari, dalle Soprintendenze archeologiche, all’Arpa, le ASL, il Genio civile, i Vigili del Fuoco, gli altri quattro comuni coinvolti e le due province, Enna e Catania. Era già stato portato in Conferenza di servizio per il parere definitivo, come prima accennato, mancava solo il parere del comune di Aidone, dato probabilmente per scontato, visto che l’idea progettuale era già stata presentata all’amministrazione Gangi nell’agosto 2013. Il sindaco Lacchiana si è trovato un po’ spiazzato e ha chiesto che la Conferenza di servizio, convocata all’Assessorato Regionale, fosse rinviata di qualche giorno per avere il tempo di esaminare il progetto e renderne anche partecipi i concittadini. In vista della prossima Conferenza regionale, che sembra sarà a brevissima scadenza, sarà convocato ancora una volta il CC per discutere le proposte di compensazione da avanzare. La normativa vigente in materia di energie rinnovabili prevede, infatti, che possano essere individuate misure di compensazione e di riequilibrio ambientale a favore dei Comuni interessati, da decidere in sede di conferenza dei servizi; possono essere interventi di efficienza energetica, di diffusione di impianti a fonti rinnovabili, di sensibilizzazione della cittadinanza sui temi delle energie rinnovabili; queste misure non sono automatiche né obbligatorie e in ogni caso non possono superare il valore del 3 per cento dei proventi, comprensivi degli incentivi.
Dalla relazione esposta sembra che l’impianto, per quanto di notevoli dimensioni – si estende su 171 ettari di cui un’ottantina quelli in cui sono posizionati gli specchi – abbia un basso impatto ambientale. L’altezza di posizionamento degli specchi a due metri e 30 cm permette che i terreni sottostanti possano continuare ad essere coltivabili, l’altezza complessiva dell’impianto non è tale da modificare il paesaggio goduto da Aidone o da Morgantina, i campi solari infatti sono nascosti dal sistema collinare di monte Calvino e monte Crunici. Alla domanda del perché della scelta del luogo gli ingegneri hanno risposto che a favore del sito ha giocato la quasi totale assenza di vincoli di alcun genere.
Dallo studio preliminare statistico sulla ricaduta occupazionale, viene stimata un’occupazione temporanea, compreso l’indotto, di circa 600 unità e un’occupazione permanente di circa 60 unità lavorative. Il progetto, una volta approvato e finanziato, dovrebbe essere realizzato in due anni.
È un’altra opportunità che viene data al nostro territorio e dovremmo essere questa volta bravi ad afferrarla e fare in modo che non sia l’ennesima occasione persa; dovremmo essere bravi ad intercettare i posti di lavoro organizzando in questi anni prossimi futuri una formazione adeguata in sinergia con la scuola, gli enti di formazione, la stessa Azienda che si è detta, per voce dell’ing. Madonia disponibile alla collaborazione e al lavorare in sinergia con il territorio, dal momento che tra le finalità del progetto c’è anche quella di contribuire alla creazione di una filiera per la produzione dei componenti degli impianti solari a concentrazione, e favorire quindi lo sviluppo di tecnologia, industria e occupazione del territorio locale. L’azienda inoltre per anni, essendo una specie di prototipo, attrarrà molti visitatori che potrebbero essere intercettati nel flusso turistico classico ai luoghi del nostro notevole patrimonio culturale ed ambientale. Sarà fondamentale il rapporto sinergico con gli altri comuni interessati, tutti affacciantesi nel Distretto del Sud Est Sicilia verso il quale Aidone deve tendere per contiguità territoriale (se ce n’era bisogno questo progetto ne è la dimostrazione, tranne Aidone gli altri comuni sono in provincia di Catania) e culturale.

Franca Ciantia