La Prefettura di Enna sta per essere soppressa!

prefettura ennaAncora un saccheggio per la provincia di Enna ed il suo capoluogo? Pare proprio di si a sentire il consigliere comunale Dario Cardaci che qualche ora fa ha lanciato l’allarme circa il possibile accorpamento che si sta programmando per la Prefettura di Enna con quella di Caltanissetta. Il consigliere parla di fonti certe e nel frattempo si fa promotore di una mozione da condividere con l’intero consiglio comunale di Enna affinchè venga fatta chiarezza e si dia mandato al sindaco di difendere la Prefettura.

Questo il comunicato di Cardaci.

“Dopo il sistematico sacco che la nostra Città e la nostra Provincia hanno dovuto subire, ecco arrivare la madre di tutte le angherie: la soppressione della Prefettura. Si da oramai per certo che a giorni questo ignobile provvedimento possa essere sancito a spese di 21 Prefetture di cui vedi caso l’unica in Sicilia sarebbe proprio quella di Enna. Forse perché il Prefetto ed il Questore hanno fatto così bene da rendere la Città fra le più sicure d’Italia? Forse perché il Prefetto ha contribuito a lenire in modo indiscutibile le difficoltà del Ministero, affrontando con trasparenza e determinazione il nodo immigrati tanto da arrivare ad ottenere l’istituzione proprio ad Enna di una sezione della Commissione Territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato politico? O forse perché ha cercato di difendere i legittimi interessi del territorio con interventi mirati ed incisivi, come quello sullo stallo della Nord-Sud? Se questo è il premio allora c’è da arrossire dalla vergogna.
Non ci si venga a parlare poi di “Legalità” quando lo Stato anziché restare vicino al cittadino se ne allontana. Si sappia che Questura, Comando dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigli del Fuoco saranno trasferiti di conseguenza altrove, perché verrà a mancare il Comitato per la sicurezza che il Prefetto presiede. Non ci si venga a parlare di difesa del territorio, di controllo, di tutto quanto la Legge 121 del 1981 stabiliva in capo alle Prefetture. Oppure e ancora, chi penserà ad irrogare le sanzioni che una volta erano penali ed ora sono amministrative? Chi, come e soprattutto quando penserà all’esatto utilizzo dei beni confiscati alla mafia? Senza una Prefettura presente a 360 gradi sul territorio perderemmo un presidio di legalità insostituibile.
La cosa lascia allibiti anche perché se il provvedimento fosse rientrato nel quadro della prossima riforma della Pubblica Amministrazione, per quanto discutibile essa sia, ce ne saremmo fatti una ragione, considerando anche che i Prefetti sarebbero rimasti con compiti di presidio, coordinando lo sportello unico dello Stato, ma che la nostra Prefettura sia accorpata da quella di Caltanissetta è inspiegabile. E’ fuori da ogni logica., ne tanto meno ci può convincere il sistematico ricorso alla razionalizzazione della spesa.
Il 6 Dicembre abbiamo festeggiato l’85° anniversario della Provincia, oggi non solo questa non esiste più per via di una riforma che non si capisce se ci sia ed in che cosa consiste, ma rischiamo seriamente di non avere più la Prefettura, presenza forte e vicina dello Stato.
La Città deve reagire, ecco perché mi sono fatto promotore insieme ai tanti altri Consiglieri che lo vorranno di una mozione che supporti il Sindaco nelle giuste rivendicazione che dovrà esporre al Ministro degli Interni ed ecco perché il Presidente del Consiglio Bruno si è detto disponibile a concedere una corsia preferenziale alla trattazione dell’argomento. Lottiamo contro il tempo, si faccia presto in modo da superare, così come già avvenne nel 2006 un oltraggio di questo tipo”.

A sostenere l’allarme di Cardaci anche il consigliere Di Mattia che ha auspicato un intervento dell’Anci.

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