Leonforte e il Circolo degli Operai

leonforte bonsignoreLeonforte. Giovedì 18 dicembre la Pro Loco e l’Università Popolare si sono trasferiti al Circolo degli Operai per tenere una lezione sulla mutualità e la lungimiranza dei mastri paesani di fine ottocento. Vincenzo Perrica, attuale presidente del Circolo, ha accolto con entusiasmo la possibilità di ricordare le vicende di un manipolo di uomini fiduciosi e certi che la cultura, intesa come consapevolezza e necessità di progresso, avrebbe potuto migliorare il mondo. Il Circolo fondato nel 1880 da 42 artigiani sull’idea di mutuo soccorso e di reciproca sussistenza contò 1000 soci al suo auge e circa 800 oggi. Il professore Nigrelli ha spiegato l’excursus storico delle associazioni dall’Italia pre unitaria al ventennio, sotto il quale il Circolo divenne dopo lavoro. Delle sedi del Circolo la professoressa Maria ha detto e sull’avveniristico prospetto liberty si è molto soffermata, ricordando i passaggi familiari di presidenti fedeli al partito più che alla stessa famiglia e delle vicissitudini storiche e delle alternanze ideologiche, che al Circolo si sono avvicendate nel corso degli anni. Lo statuto nei suoi articoli salienti è stato spiegato dalla dottoressa Grasso, che con la testimonianza del socio più anziano del Circolo il signor Forno socio da 70 anni, ha ricordato come il Circolo provvedeva concretamente ai bisogni dei soci e delle famiglie, in caso di malattia e morte. Lo statuto del Circolo nei dieci capitoli mai accenna all’assistenzialismo e sempre esalta la laboriosità e la capacità dell’operaio di migliorarsi migliorando il corpus dei suoi confratelli. Medaglie di riconoscimento e premi erano previsti per i lavoratori meritevoli e ammende per chi veniva meno alle norme imposte dai costituenti. Aborrita era l’infingardaggine e deprecato ogni atto lesivo dell’onore e della dignità al punto che, per statuto, i postulanti e i queruli non potevano neppure essere ammessi. I soci avrebbero dovuto ergersi a esempio per l’intera società e con il loro lavoro beneficiarla, oggi quello statuto ammonisce tutti e a tutti ricorda la nobiltà del lavoro manuale e la dignità del lavoratore onesto e orgoglioso del proprio ingegno. Il 16 Aprile del 1881 in via Cassarà n. 54, quarantadue operai fondarono il Circolo di Mutuo Soccorso, mossi da principi e valori, oggi terzo millennio, attuali e per nulla anacronistici. La lectio si è conclusa con l’auspicio di nuovi incontri e di un memoriale che fermi nella scrittura quello che nella parola vola.

Gabriella Grasso