Nicosia. Manca per ben due sedute il numero legale e il consiglio comunale slitta

comune nicosiaNicosia. Manca per ben due sedute il numero legale e il consiglio comunale slitta al 29 dicembre. La seduta era convocata per lunedì e, mancando il numero legale, era stata aggiornata a ieri sera, quando presenti erano solo 7 consiglieri. La presidente Maria di Costa ha fissato la seduta per il 29. All’ordine del giorno verranno anche aggiunti alcuni debiti fuori bilancio che dovrebbero essere riconosciuti entro la fine dell’anno solare. Il consiglio, quindi ha rinviato la discussione sulla verifica degli obiettivi per il rispetto del patto di stabilità, che ancora oggi, rischia di sforare per oltre 400 mila euro. In sostanza il consiglio avrebbe dovuto chiedere agli uffici i prospetti e le relazioni sulla cui base emerge che il Comune rischia di chiudere l’anno solare con il mancato rispetto dei parametri sulla spesa. In sostanza si deve valutare se, rinviando impegni e pagamenti previsti entro il 31 dicembre, si riesce a rientrare nei parametri.
Il rinvio tutto sommato ha anche una logica, considerato che ieri sera si è tenuta una riunione della giunta, che rimane incarica solo per gli atti necessari nelle more della nomina del commissario straordinario, con i dirigenti degli uffici. Obiettivo del vertice fare il punto sulla situazione degli impegni di spesa previsti entro il 31 dicembre e valutare se ed in che misura sarà necessario procedere al disimpegno per evitare lo sformento del Patto di stabilità. A dare le disposizioni sui disimpegni di spesa, dovranno essere l’ex vicesindaco Amoruso e gli ex assessori, ancora in carica per gli atti necessari. Rinviata al 29, anche se difficilmente verrà trattata, anche la vicenda del progetto finanza per il nuovo cimitero. Il consiglio comunale sembrerebbe orientato a chiedere che la procedura venga congelata, ma in realtà, in questa prima fase e dopo l’insediamento della conferenza di servizi, il punto potrebbe essere rinviato alla prima seduta del 2015, considerato che la conferenza di servizi è stata aggiornata al 19 gennaio per alcuni chiarimenti chiesti all’impresa proponente dalla Soprintendenza, circa eventuali vincoli archeologici che sussisterebbero sull’area che era stata acquistata dal Comune, proprio per realizzarvi il nuovo cimitero, circa 4 anni fa. In ogni caso il consiglio non può deliberare di “stoppare” la procedura, che per legge deve proseguire, considerato che comunque spetta poi al consiglio comunale decidere se l’opera è di pubblico interesse o meno. Il Comune ha l’obbligo stabilito dal Decreto sviluppo del 2011, di valutare la pubblica utilità della proposta, ma la procedura dell’esame tecnico deve essere comunque condotta.




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