Centrale Biomassa Dittaino. On. Palazzotto (SEL): “Scempio”. Interrogazione M5S al Ministro

biomassa troina“Lo scempio del Bosco della Fanzirotta, nel territorio di San Cataldo (CL), si è compiuto con la complicità della regione siciliana. Un governo che dovrebbe, tra i suoi primari doveri, difendere il territorio si è mostrato il primo carnefice del patrimonio boschiovo e naturalistico dell’isola. Una vergogna.” Cosi il deputato siciliano di Sinistra Ecologia e Libertà Erasmo Palazzotto. “Già il 4 Novembre avevo scritto al Governatore Crocetta chiedendo chiarimenti in merito alle operazioni didisboscamento in atto nel territorio di San Cataldo ottennedop risposte vaghe e superficiali, cosi come vaga e superficiale si è rivelata l’attenzione alla tutela dell’ambiente in questa regione negli ultimi anni, in totale continuità con l’operato dei governi precedenti”.
“Da quello che sappiamo la Regione starebe onorando un contratto con una multinazionale tedesca la Sper spa, proprietaria di una centrale di biomassa per la produzione di energia elettrica a Dittaino, zona industriale di Enna”.


Lo scempio del bosco di Gabbara (San Cataldo), dove è in programma una massiccia opera di disboscamento, sbarca alla Camera. Una interrogazione diretta al ministro dell’Ambiente è stata presentata a Montecitorio dai deputati del M5S, prima firmataria Claudia Mannino, per capire se il ministro è al corrente della vicenda e “se, data l’importanza di tale risorsa naturale, tutelata a livello nazionale e comunitario, abbia adottato provvedimenti in base al principio di precauzione e di leale collaborazione con la Regione”.
La deputata siciliana chiede inoltre al ministro se “non intenda predisporre misure urgenti volte a verificare l’eventuale danno ambientale prodotto dai recenti tagli”
“I boschi non si tagliano, lo dice la Costituzione, perché fanno parte del paesaggio”. afferma Claudia Mannino.
Nelle province di Caltanissetta ed Enna, grazie ad un accordo tra Regione e privati (la Sper Spa) è partito un piano che prevede il disboscamento di 10 mila ettari di terreno nei prossimi 10 anni, per alimentare una centrale a biomasse.
Lo stop dell’operazione è stato chiesto nei giorni scorsi al governo regionale dai deputati all’Ars del Movimento.