Progetto riabilitativo INAIL Enna cucina domotica

Cucina Domotica 1L’INAIL da sempre presente ed attenta al mondo della disabilità, nell’ambito della tutela integrata garantita ai propri assicurati, include anche la possibilità di installare nelle abitazioni degli assistiti dispositivi automatizzati che consentono di superare i problemi di mobilità e di gestione dell’ambiente domestico, abbattendo il muro della dipendenza.
Per molte persone con gravi disabilità, le azioni quotidiane rappresentano l’ostacolo che le separa dalla possibilità di condurre la propria vita in autonomia. La domotica può perciò rivelarsi un efficace strumento per abbatterlo.
Il regolamento protesico dell’Istituto garantisce, in particolare, interventi di abbattimento delle barriere architettoniche quando le menomazioni subite dai lavoratori penalizzano la loro mobilità o la gestione dell’ambiente domestico.
Siamo abituati a considerare barriere architettoniche soltanto gli ostacoli fisici che impediscono la mobilità ma in realtà il concetto è più ampio perché include gli ostacoli che limitano o impediscono un utilizzo comodo e sicuro delle attrezzature presenti nelle nostre case.
L’azione dell’INAIL, ispirata ad una costante attenzione delle tematiche di protezione sociale e sicurezza sul lavoro, affianca importanti temi in materia di diritti delle persone con disabilità.
A tal fine, su decisione dell’equipe multidisciplinare della Sede di Enna, che ha definito un progetto personalizzato approvato dal responsabile di sede Giovanni Edmondo Failla, è stata finanziata dalla Sede INAIL di Enna una cucina domotica per un proprio assistito. Si tratta di una cucina ad elevata accessibilità che offre anche a coloro che hanno impedimenti nei movimenti la possibilità di svolgere nell’ambiente cucina le più comuni attività grazie all’automazione di elementi alimentati da energia elettrica o comandati da un telecomando.
Ci possono volere mesi, addirittura anni, per rielaborare il trauma dopo un incidente sul lavoro.
Percorsi lunghi, complessi, fatti di svolte, di passi indietro, di tenacia e sperimentazioni.
Lo sa bene la dr.ssa Irene Varveri, funzionario socio educativo dell’INAIL di Enna, membro dell’equipe multidisciplinare della sede provinciale, che ha il compito delicato di accompagnare gli infortunati nella ricerca di nuove strade. L’obiettivo è il massimo recupero dell’integrità psicofisica e il pieno reinserimento in ambito familiare, sociale e lavorativo.