Quando utilizzo il termine «degrado», non mi riferisco ad un singolo partito, ma a tutto il sistema, indipendentemente, quindi dal «colore politico» dei Vertici e dei militanti dei vari partiti.
Uno dei principali problemi della nostra realtà politica, nonché del suo declino, concerne la «insana» mentalità degli elettori paesani e siciliani in generale, poiché si vota ancora tramite il sistema delle amicizie, delle parentele, delle simpatie e antipatie; così nel 99% dei casi, ad amministrare sono sempre soggetti che non riescono a raggiungere risultati positivi e concreti, ma soltanto a spartirsi i “RESTI”.
Per questo motivo, quando ci si reca nella cabina elettorale è fondamentale farsi un esame di coscienza, prima di compiere la propria scelta politica.
I cittadini spesso chiedono diritti, ma dimenticano di avere dei doveri verso la comunità e di osservare la Costituzione e le leggi; chiedere un favore, una raccomandazione, significa mettersi nelle condizioni di diventare debitore nei confronti di chi elargisce il favore, significa non essere più liberi , ma vivere sotto il ricatto, fino a quando non si restituisce il favore; il lavoro è un diritto di tutti ed il voto non deve trasformarsi nell’ufficio di collocamento dei cittadini, è necessario porre fine al clientelismo, al ricatto! Si deve costruire non distruggere, occorre cambiare l’attuale «forma mentis» della politica, usando il buon senso, recuperando i valori perduti come l’amicizia, il rispetto per il prossimo e soprattutto quello della famiglia, poiché quest’ultima è una delle cose più importanti, crescere all’interno di una famiglia sana è fondamentale per il buon inserimento e la riuscita dell’individuo all’interno della società, senza la famiglia nulla ha importanza.
La politica non è un professione, è un servizio, ma nel senso di servire non di servirsi o circondarsi di servi, il fatto di ricoprire una carica politica/pubblica non autorizza nessuno ad utilizzare le regole a proprio uso e consumo per sé, per gli amici e per gli amici degli amici; non si fà politica con la morale ma nemmeno senza e chi approfitta della politica per guadagnare poltrone non è un politico è un affarista che mira soltanto alla conquista ed alla conservazione del potere; ho sempre ritenuto che dal modo di lavorare di una persona si capisce che tipo di persona ci si trova di fronte.
Concludo, invitando tutti i cittadini a lottare sempre e comunque per far valere e rispettare i propri diritti, per far valere i propri valori, per combattere le ingiustizie, senza arrendersi mai di fronte a tutte le difficoltà e come affermava il grande filosofo Immanuel Kant: “abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza”.