Valguarnera, ex Assessore Gaetano Telaro su prossime elezioni amministrative

Gaetana TelaroRiceviamo e pubblichiamo, in via del tutto eccezionale, le considerazioni della dott.ssa Gaetana Telaro, in qualità di ex-Assessore del Comune di Valguarnera, in vista delle imminenti elezioni amministrative 2015 che “invita il popolo valguarnerese ad un’accurata riflessione: da circa dieci anni mi dedico e seguo costantemente la politica valguarnerese e grazie alla mia piccola esperienza inzialmente come Responsabile amministrativo dell’allora Alleanza Nazionale per la sezione del mio Comune e successivamente attraverso l’espletamento del mandato di Assessore all’interno dell’amministrazione comunale guidata dall’ex-Sindaco Dott. Piero Nocilla, ho potuto constatare il degrado che circonda la politica del mio Paese, nonché il resto d’Italia.
Quando utilizzo il termine «degrado», non mi riferisco ad un singolo partito, ma a tutto il sistema, indipendentemente, quindi dal «colore politico» dei Vertici e dei militanti dei vari partiti.
Uno dei principali problemi della nostra realtà politica, nonché del suo declino, concerne la «insana» mentalità degli elettori paesani e siciliani in generale, poiché si vota ancora tramite il sistema delle amicizie, delle parentele, delle simpatie e antipatie; così nel 99% dei casi, ad amministrare sono sempre soggetti che non riescono a raggiungere risultati positivi e concreti, ma soltanto a spartirsi i “RESTI”.
Per questo motivo, quando ci si reca nella cabina elettorale è fondamentale farsi un esame di coscienza, prima di compiere la propria scelta politica.
I cittadini spesso chiedono diritti, ma dimenticano di avere dei doveri verso la comunità e di osservare la Costituzione e le leggi; chiedere un favore, una raccomandazione, significa mettersi nelle condizioni di diventare debitore nei confronti di chi elargisce il favore, significa non essere più liberi , ma vivere sotto il ricatto, fino a quando non si restituisce il favore; il lavoro è un diritto di tutti ed il voto non deve trasformarsi nell’ufficio di collocamento dei cittadini, è necessario porre fine al clientelismo, al ricatto! Si deve costruire non distruggere, occorre cambiare l’attuale «forma mentis» della politica, usando il buon senso, recuperando i valori perduti come l’amicizia, il rispetto per il prossimo e soprattutto quello della famiglia, poiché quest’ultima è una delle cose più importanti, crescere all’interno di una famiglia sana è fondamentale per il buon inserimento e la riuscita dell’individuo all’interno della società, senza la famiglia nulla ha importanza.
La politica non è un professione, è un servizio, ma nel senso di servire non di servirsi o circondarsi di servi, il fatto di ricoprire una carica politica/pubblica non autorizza nessuno ad utilizzare le regole a proprio uso e consumo per sé, per gli amici e per gli amici degli amici; non si fà politica con la morale ma nemmeno senza e chi approfitta della politica per guadagnare poltrone non è un politico è un affarista che mira soltanto alla conquista ed alla conservazione del potere; ho sempre ritenuto che dal modo di lavorare di una persona si capisce che tipo di persona ci si trova di fronte.
Concludo, invitando tutti i cittadini a lottare sempre e comunque per far valere e rispettare i propri diritti, per far valere i propri valori, per combattere le ingiustizie, senza arrendersi mai di fronte a tutte le difficoltà e come affermava il grande filosofo Immanuel Kant: “abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza”.