Enna. Accolto Biagio Conte in pellegrinaggio penitenziale

rugolo e biagio conteHa toccato anche Enna il pellegrinaggio penitenziale di Biagio Conte, il missionario laico che ha dato vita alla “Missione di Speranza e Carità” voluta per rispondere alle continue e drammatiche situazioni di emarginazione e povertà. Ad accoglierlo padre Giuseppe Rugolo apparso emozionato ed onorato dell’incontro con Conte a cui don Rugolo ha riconosciuto uno dei segnali (durante una sua visita alla Missione) che lo hanno poi portato alla via sacerdotale: “La presenza di Biagio Conte è testimonianza di fede in Dio, il suo messaggio di pace deve unirci tutti nella volontà del Signore”.

Ad Enna Biagio Conte ha incontrato anche la famiglia Cavallaro che 25 anni fa lo accolse quando decise di andare via dalla sua Palermo. Conte ha subito riconosciuto “mamma Maria” e si è rammaricato per la morte di Calogero Cavallaro che per primo lo accolse nella sua tenuta scoprendone subito la bontà di cuore e accogliendolo dopo un mese di digiuno. La signora Maria in lacrime per l’emozione ha ricordato: “Si presentò con il nome di Francesco, ci stupì subito come si comportava, una bontà unica la sua”. Accanto alla donna le figlie Anna e Teresa: “Papà diceva spesso che gli dava l’impressione di un santo e gli raccomandava sempre di stare attento perchè spesso preferiva stare da solo”.

Sulla visita ad Enna, una tappa meditata, fratel Biagio ha detto: “Il freddo ci ha messi a dura prova insieme a frate Antonio che mi sta accompagnando. La pioggia e il vento non volevano farci entrare ma alla fine siamo arrivati qui”. A chi ieri mattina lo ha accolto in Duomo ha detto: “Vedo una società che si scontra, gli interessi dividono anziché unire e allora affidiamoci a Dio facendo la sua volontà”. Giovedì pomeriggio Conte ha invece incontrato i detenuti fermandosi in preghiera e rivolgendo un appello di fratellanza.

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