Enna. Il coro cittadino Passio Hennensis ha profondamente commosso l’intera comunità

Enna Passio HennensisGià da tempo e da più parti alla Processione del Venerdì Santo di Enna è riconosciuta la straordinarietà che all’evento conferiscono il profondo senso di spiritualità, l’aura di misticismo e il rigore della compostezza che per secolare tradizione accompagnano i riti della Settimana Santa ennese. Questi genuini requisiti, legati alla sentita devozione, amplificata dalla spettacolarità derivante dagli influssi spagnoleschi, distinguono l’evento ennese dalle altre ritualità pasquali e quest’anno si sono arricchiti di una valenza artistica che si riallaccia alla memoria delle “lamintanze” che un tempo anonimi cantori intonavano lungo il percorso processionale per esprimere con pathos popolaresco il cordoglio per la morte di Cristo.
Da diversi decenni queste antiche dolenti manifestazioni d’origine popolare a Enna sono cadute in disuso per la graduale e inevitabile naturale scomparsa di chi le eseguiva, purtroppo seguita da un mancato processo di sostituzione e avvicendamento, per lo più legato a semplice ma colpevole indifferenza verso un retaggio di tradizioni dense di significato.
Luigi Botte e Giovanna Fussone su richiesta del collegio dei rettori delle sedici confraternite locali, rappresentato da Ferdinando Scillia, hanno ripreso, rivisitandola”, quella tradizione interrotta ma ancora viva nel ricordo di tanti cittadini. É così nato un coro spontaneo, che ha scelto la denominazione quanto mai pertinente e significativa di “Passio Henennsis”, suggerita dallo studioso Rocco Lombardo. Il coro cittadino, formato dalle rappresentanze di quasi tutte le parrocchie, da mogli e figli di confrati e da alcuni allievi del Liceo Musicale di Enna delle classi di canto dei soprani Anna Di Marco e Katia Giuffrida, si é già rivelato ben preparato e amalgamato nell’applauditissimo concerto inaugurale tenuto assieme alla Banda comunale nella chiesa di San Marco domenica 22 marzo. L’esordio poi nella Processione del successivo Venerdì Santo, durante la quale, ad intervalli prestabiliti, ha eseguito canti tipici del periodo pasquale, sia di anonimi sia di illustri compositori, intervallati dalle marce funebri cariche di mestizia dell’ennese Paolo Di Dio, di Pasquale Quatrano, di Amedeo Vella, eseguite magistralmente dalla Banda diretta con grande professionalità da Luigi Botte che afferma: “Non é stato facile coordinare l’insieme musicale di oltre 110 persone, tra musicisti e coristi, con le difficoltà acustiche che si presentano all’aperto”.
Passio Hennensis
Il coro, preparato da Giovanna Fussone in appena un mese e mezzo, e la banda quest’anno hanno emozionato ancor più i numerosissimi astanti, assiepati lungo i bordi del tragitto processionale, sulle scalinate delle chiese, nei balconi e terrazzini, già emotivamente coinvolti dal clima di afflizione creato dal tremolio delle fiaccole, dal rullio dei tamburi, dalla cadenzata “annacata” dei due fercoli dell’Addolorata e del Cristo Morto. E dall’assorto generale silenzio, che era di tanto in tanto interrotto sommessamente dal plauso per la coinvolgente “novità” dell’esibizione corale, bisbigliato all’istante e in seguito manifestato più apertamente e diffuso ripetutamente nella cerchia di parenti e amici con un intreccio frenetico di messaggini telefonici e di invio di riprese filmiche, accompagnati da commenti calorosi. Veramente molti sono stati gli apprezzamenti – dichiara Scillia- ma mi hanno profondamente commosso gli occhi umidi dei tantissimi fedeli che si sono sentiti avvolgere da musica e canto compenetrandosi ancor più nella preghiera. La tradizione pasquale ennese con questa “innovazione” ha ricevuto un così notevole rinvigorimento che i due maestri, Botte e Fussone, continueranno ad approfondire grazie alla disponibilità di Rocco Lombardo e di alcuni coristi, per la maggior parte giovani, le radici delle tradizioni musicali ennesi per riportare alla luce i tesori che tanti Maestri hanno prodotto per la Cappella del duomo, spronati dal suo “ciantro” di turno e dei quali molti spartiti, già catalogati dalla musicologa Ilaria Grippaudo, sono conservati nell’archivio della Chiesa Madre.
Enna Passio Hennensis br
Il lavoro di ricerca del repertorio, trascrizioni e arrangiamenti compresi, é già stato avviato dal direttore della banda, Luigi Botte, ma per il prosieguo il gruppo Lombardo e Passio Hennensis si avvarrà della collaborazione di studiosi come Federico Emma, Salvatore Presti, Rino Realmuto, Orazio Trovato.
Il mio auspicio, dichiara la Fussone é altresì quello di trovare tracce di memorie delle “lamintanze”, i testi e le loro modalità di esecuzione. Chiunque abbia conoscenze, reminiscenze in tal senso, aggiunge Scillia, o comunque intende partecipare, collaborare, non esiti a contattarci, già molte sono le persone che chiedono di cantare nel coro e noi accogliamo chiunque perché ogni contributo umano é di rilevante importanza.

Link Passiohennensis su Facebook

Video promo (clicca su foto):
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=ri16Wa9TQzE[/youtube]