Enna, la Città dei trucchi politici?

Enna, la Città dei trucchi politici?
I simboli del Centrodestra nascosti, quello del PD non c’è

carte scoperte 4 reCome si presenta Enna agli occhi di quanti seguono le sue desolanti vicende? Presto detto: la Città dei trucchi, ossia quando la politica può essere furbizia e pochezza. Il trucco che più degli altri affiora è del candidato sindaco “ il Partito Sono Io“, il quale dopo essersi coperto con i drappi del PD, il giorno dopo accantona il simbolo per presentarsi con un altro ( Enna Democratica? ) sfacciatamente similare. C’è chi dice che questo trucco serve per salvare la faccia di tutti. Sarebbe stato meglio nasconderle, perché s’affacciano: quella di Crisafulli rude e feroce; quella del segr. reg.le on Raciti furbesca ed ipocrita; quella dei cacicchi rimasti in penombra col sorriso beffardo. Sono volti che ci danno quel po’ d’angoscia perché allontanano gli elettori dalla Politica. Si vede, infine, la faccia della PD nazionale impaurita e amara, sincera e crucciata per la sfida siciliana lanciatagli in nome di Crisafulli ad Enna. E allora, niente simbolo PD, partito che non merita di essere sballottato dai “notabili, cacicchi, allevatori di anime e dominatori locali che controllano voti e territorio”, F. Merlo.

Un altro trucco è l’assenza dei simboli del centrodestra, sottoposti ad una diaspora perché in crisi d’identità. I cuffariani e il NCD del catanese Castiglione stanno con Crisafulli, mentre Forza Italia ed MPA di Colianni supportano l’avv. Dipietro. Sembrano non esserci, ma li ritroveremo con i loro partiti dopo il voto.

Anche quelli che hanno una forte caratterizzazione localistica, ovvero Girasole e Dipietro, sono “candidati col trucco” esprimendo quel P.D che si è opposto al suo padrone negli anni passati, dopo aver creduto inutilmente nel sostegno dei vari Bindi, Crocetta, Lumia e, dulcis in fundo, Faraone. Sono i radiati e i renziani ennesi della prima ora, gli oppositori aperti al Crisafullismo, oggi delusi dell’esperienza fatta ma agguerriti nel proporre la possibilità di una rottura col recente passato di Enna. Si presentano separati dopo anni di coerenza politica e 5 di opposizione comune a Sala d’Euno. Oggi, chi vogliono essere?
C’è chi ricorda che in politica vale il detto “Mai dire Mai!“, nel senso che alla fine possono emergere gli aspetti buoni. Se è vero, quindi, che non tutti i mali vengono per nuocere, il senso della sfida elettorale può essere questo: niente più trucchi, per giocarla a carte scoperte!

Diamo atto al candidato Crisafulli che, magari inconsciamente, con le sue decisioni voglia concretizzare alle sue ben teorie politiche, ovvero “il partito sono io”, “vinco anche con il sorteggio”, “vi prometto scale mobili di 3,5 Km, grattacieli, aeroporti cinesi, facoltà rumena di medicina, la Disney landia parigina etc.”, “nel C.d.A. della Università Kore a vita”, “ mi si dia un Dicastero per non candidarmi“ .

Ecco l’ultimo Crisafulli: IO SONO IO. Per cui breve sarebbe il transito dal PD SONO IO ad ENNA SONO IO. Diamogli pertanto atto che il suo istinto lo sta portando ad esserci con le carte scoperte.
Gli altri, partiti e candidati? Stiamo nella fiduciosa attesa che pure loro scoprano le loro carte, perché a tutt’oggi appaiono in aria.
Gli unici sin ora che fanno coerentemente la loro strada i pemtastellati.

Vincenzo Cimino