Sculture di Mario Termini in ricordo dei giudici Livatino e Saetta

saetta e livatino 020La Corte d’Appello di Caltanissetta ha intitolato l’Aula Magna del palazzo di Giustizia di Caltanissetta e a duraturo ricordo del sacrificio, sono stati scoperti, due sculture in bronzo che ritraggono i due magistrati, realizzate da Mario Termini ennese scultore siciliano. Dice così Vittorio Ugo Vicari sull’operato dello scultore ennese: “diamo troppo spesso un nome arbitrario alla sofferenza, né la gioia o felicità si pronunziano. Quel che maggiormente possiamo è la forma nella sua materia plastica, ovvero nella scultura. Il modellato tra le dita è forse l’epifania più concreta di una biografia esemplare; sin dall’antichità ellenica era possibile solo attraverso la scultura e, di più, nella fusione, un tentativo coerente della sua rappresentazione. saetta e livatino 026Lo capirono, nuovamente, gli scultori dell’Umanesimo rinascimentale: gli exempla sono marmorei, bronzei. Se dunque sorge in noi, quando sorge, il bisogno di chiarire alla nazione la vita magnifica di un eroe della nostra democrazia, come nell’antica Grecia, come nelle città e corti rinascimentali italiane, non possiamo non dirci scultori. Mario Termini lo è, per maestria tecnica, per concezione stilistica, per cognizione dei significati. Chiamato a dar forma scultorea della vita di due giudici della nostra Costituzione, della nostra Lex più meritoria, Antonino Saetta e Angelo Rosario Livatino”.