Enna. Il futuro sindaco dovrà far di necessità virtù

virtuQuattro personaggi in cerca d’autore e una città disperatamente in cerca del bandolo della matassa, del filo d’Arianna che la faccia uscire, come Teseo, dal labirinto del Minotauro. Vladimiro Crisafulli, Maurizio Dipietro, Angelo Girasole e Davide Solfato sono i candidati a sindaco che si contendono il mitico “gomitolo rosso”, anche se poi dovranno dimostrare, con i fatti, di essere in grado di portare Enna verso acque più tranquille E non sarà per nulla facile, visti i tempi che corrono. Chiunque vinca, cosa troverà a Palazzo di città? Le cronache di questi anni hanno disegnato un quadro pieno di contraddizioni. I numeri dei bilanci hanno ballato come fiocchi di neve in una tormenta. Il futuro sindaco non avrà i poteri che in mitologia gli dei assegnavano agli eroi, dovrà far di necessità virtù e se già riuscisse ad assicurare la sana ordinaria amministrazione, se facesse funzionare il sempre più caotico traffico cittadino, la raccolta differenziata dei rifiuti, se incrementasse le aree destinate al verde e alla vivibilità, in particolar modo di Enna bassa, se raccordasse i poteri dell’ente locale con quelle delle istituzioni decentrate, sarebbe l’autore di una sorta di miracolo. Il miracolo, o l’eroismo che dir si voglia, della “normalità”. E’ questo ciò che chiedono gli ennesi. Un sindaco, poi, dovrebbe saper anche volare alto, oltre le emergenze, prevedere concretamente il futuro, aprire le porte a chi vuole investire seriamente sul territorio, fare un’operazione di marketing che promuova il nome di una delle più antiche, e più bistrattate, città dell’entroterra siciliana, e la renda appetibile per progetti che ne rilancino lo sviluppo e l’occupazione. Intanto ci provano i quattro candidati, ciascuno con la propria ricetta, qualche ingrediente coincide, ma le personalità differiscono, eccome. C’è l’ex parlamentare nazionale e regionale, Vladimiro Crisafulli politico di lungo corso, cresciuto nelle file dell’ex PCI, che ha messo insieme una serie di esperienze politiche e amministrative e che si mette in gioco con la disponibilità a prendersi in carico il “fardello Enna”. C’è l’avvocato, Maurizio Dipietro, ex Pd andato via dal partito “per un’assoluta ed inconciliabile diversità di opinioni nel metodo e nel merito dell’azione politica locale”, che ha imparato il mestiere di amministratore frequentando per lunghi anni i banchi del consiglio comunale crescendo nelle competenze. E c’è l’offerta alternativa del centrosinistra, il primario di geriatria dell’Umberto I°, Angelo Girasole, ex consigliere e assessore della giunta Agnello, che nell’ultima tornata elettorale aveva partecipato alle primarie del PD ottenendo circa il 40% dei consensi. Infine c’è il laureato in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche, Davide Solfato, 30 anni, scelto dal Movimento 5 Stelle per rivoluzionare Enna, il quale assume su di sé l’onore di un successo e il peso di una eventuale debacle. Dunque, da questo mazzo di carte domani (eventuale ballottaggio dopo 15 giorni) uscirà il nome del sindaco. Buona fortuna allora, anzi in bocca al lupo. Ne ha bisogno Enna, assieme a Valguarnera, Nicosia, Agira, Pietraperzia e Centuripe, tutte chiamate al voto.

Giacomo Lisacchi





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