La sconfitta brucia e brucia anche tanto per il Partito Democratico di Enna che deve capire da dove ricominciare, se dall’attuale segretario provinciale Mirello Crisafulli o se da un nuovo Segretario. Ad imporre la riflessione la sconfitta del leader che ha già detto di voler ripartire dalla Segreteria provinciale.

Queste elezioni lasciano una approfondita analisi in eredità perchè il Pd un risultato l’ha ottenuto eleggendo undici consiglieri nonostante si fosse presentato senza simbolo o comunque con uno che scimmiottava quello ufficiale provocando tante contestazioni all’interno del partito (ma mai che uno l’abbia manifestato apertamente!) mentre non è riuscito ad eleggere il sindaco.

Ma qual è il rapporto tra la segreteria nazionale e la base perchè di segnali a dir poco imbarazzanti per il partito ve ne sono stati. Prima il balletto sulla “presentabilità” o meno del candidato, poi sul simbolo dato, non utilizzato, fatto quasi uguale ma quello comunque non era. Insomma un harakiri tutto in salsa “dem”. Nell’immediatezza della sconfitta Crisafulli ha ipotizzato un voto contro il Pd e Renzi; in modo più semplicistico in molti, all’interno dello stesso Pd ennese, hanno invece ipotizzato una ribellione contro quella politica che ruota tutta intorno alla figura di un leader.