Enna. Ato Idrico: incontro con i sindaci. Dipietro chiederà a Crocetta rimozione Commissario

Acquaenna“Abbiamo intrapreso un percorso per mettere in piedi un sistema di concertazione e di controllo pubblico sull’acqua.” Così il commissario straordinario dell’Ente, Pietro Lo Monaco, al termine dell’incontro con i sindaci dell’ennese, il gestore di Acqua Enna ed il direttore dell’Ato idrico.
Oggetto della riunione, promossa da Lo Monaco, il confronto sul ruolo degli enti locali, alla luce dell’accordo tra Ato idrico per il recupero nei confronti del gestore privato della somma pari a un milione e 800 mila euro, dilazionata nell’arco di un triennio, ma maggiorata con relativi interessi.
Lo Monaco ha messo l’accento sul ruolo centrale delle amministrazioni pubbliche che dovranno vigilare sul servizio idrico, attraverso l’individuazione di procedure di controllo e vigilanza che renderanno più partecipi gli Enti. “In questo modo – fa presente il commissario – i primi cittadini si riapproprieranno della loro titolarità per quanto riguarda la scelta degli investimenti da realizzare, l’attuazione delle strategie più appropriate, il migliore utilizzo della risorsa, e la programmazione dei nuovi investimenti.
“L’acqua è un bene pubblico ed il suo uso deve rimanere pubblico – questo il pensiero condiviso di Lo Monaco da parte dei Sindaci – Pertanto occorre attivare tutti i processi relativi al controllo sulla gestione idrica da parte del soggetto privato, attraverso una serie di iniziative mirata in primo luogo alla riduzione della tariffa in bolletta, grazie al reperimento di nuove risorse idriche nel territorio”.
atoidrico enna 29giug205
Nel corso dell’incontro si è raggiunto l’accordo su un programma da attuare a breve termine che individui, attraverso il confronto e controllo periodico con i sindaci, una migliore manutenzione delle reti idriche e il superamento di eventuali criticità, nell’ambito di appositi incontri cui dovranno prendere parte anche l’Ato idrico, il gestore privato ed i rappresentanti degli uffici tecnici comunali, nell’ambito di una ottica che individui strategie comuni, in direzione del miglioramento dei servizi al territorio e della qualità degli stessi. Particolare attenzione è stata posta alle fasce più deboli, con l’impegno di verificare la fattibilità di una nuova rimodulazione dell’articolazione tariffaria, adeguata alle esigenze economiche degli utenti che non sono in grado di sostenere il pagamento elevato delle bollette.

Quanto sopra la comunicazione ufficiale dell’Ufficio Stampa dell’ex Provincia regionale di Enna, da notizie assunte una riunione abbastanza animata, non sembrerebbe assolutamente un incontro “positivo” in considerazione dei tanti interventi, abbastanza forti non solo nei contenuti, da parte di alcuni primi cittadini.
Già diversi collaboratori giornalisti stanno cercando le varie “risultanze” di alcuni Sindaci del territorio.

Il neo Sindaco di Enna ha annunciato che già domani si recherà a Palermo per chiedere la rimozione del Commissario dell’ex Provincia regionale di Enna, ing. Lo Monaco. Inoltre, cercherà di coinvolgere i colleghi sindaci del territorio ennese per iniziare l’azione di risoluzione del contratto con Acqua Enna.

L’incontro dal punto di vista del Sindaco di Nissoria, Armando Glorioso:
Per quanto riguarda i rapporti con la società Acquaenna il Commissario Lo Monaco ha ribadito che l’accordo con Acquaenna è stato oltre che legittimo anche conveniente per tutti e che non esistono assolutamente i presupposti per addivenire ad una risoluzione anticipata del contratto trentennale tra Ato idrico commissariata e Acquaenna. E’ stato anche sottolineato che il precedente commissario regionale non ha posto in questo senso atti propedeutici adeguati.
Pietro Lo Monaco ha sostento che le tariffe attualmente applicate sono oggettivamente elevate, ma allo stato attuale non vede altra soluzione che quello di migliorare il sistema della captazione, del trasporto e di ridurre le perdite ,oltre all’acquisto. Altro intervento da fare riguarda il contributo sugli investimenti che la Regione chiede e che dovrebbe essere ridotto dall’attuale 30% al 2%. Questo non farà aumentare ulteriormente le tariffe nei prossimi anni a causa dei necessari investimenti da fare.
Gli investimenti realizzati ammontano a circa 80 milioni di euro di cui il trenta per cento a carico delle tariffe. Gli investimenti erano necessari perché la rete idrica ennese era a brandelli e le perdite sfioravano il 40 per cento. Ci sono state spiegazioni anche da parte dei tecnici e amministratori di Acquaenna, presente il presidente, ing Franz Bruno, che si è difeso rispetto ad alcune accuse mosse dall’assessore del comune di Troina, Fabio Siciliano, che da un po’ di tempo è in rotta di collisione con Acquaenna. Il Commissario Pietro Lo Monaco ha proposto un aggiornamento della riunione, che è stata da tutti ritenuta utile perché da due anni non c’erano state riunioni per chiarire tutta una serie di cose che lasciano perplessi e arrabbiati sindaci e i cittadini. Il sindaco di Nissoria, Glorioso, ha fatto i complimenti al commissario Lo Monaco perché ha dimostrato conoscenza della materia e chiarezza espositiva e ha chiesto allo stesso di riconvocare periodicamente una riunione con i Sindaci, anche se non per obbligo di legge, ma perché sono poi i sindaci a dover spiegare alla gente tutte le questioni che riguardano la gestione dell’acqua pubblica. I cittadini attaccano i Sindaci ma gli stessi negli ultimi anni sono stati via via esautorati della azioni di commissariamento della Regione. Interventi di richiamo forti al Commissario Lo Monaco volti ad ottenere dallo stesso un miglioramento della situazione e un coinvolgimento dei sindaci sono stati avanzati dal sindaco di Leonforte, Francesco Sinatra e del vice sindaco di Calascibetta, Salvatore Catalano. Francesco Bivona, sindaco di Regalbuto ha chiesto che alla prossima riunione il gestore Acquaenna sia chiamato a chiarire molte situazioni.

news collegate:
Assoconsumatori: Commissario, Lo Monaco (a suo tempo consulente Ato Idrico), si fa beffa dei sindaci
Enna. Accesi i riflettori sull’accordo bonario tra l’ATO Idrico e AcquaEnna