Università Kore. Lettera aperta di Cataldo Salerno al Prefetto di Enna (per fortuna, ci sono ancora i Palazzi di Giustizia!)

kore cataldo_salernoLettera aperta del prof.Cataldo Salerno, Presidente dell’Università Kore di Enna, al Prefetto di Enna. dott. Ferdinando Guida, che proponiamo nella sua interezza:

Ill.mo Signor Prefetto, apprendo soltanto adesso, non senza stupore in relazione alla signorilità che ho sempre rinvenuto nella Sua stimata persona, di alcune imbarazzanti esternazioni sull’Università che Le sono state attribuite in occasione dell’incontro da lei tenuto con i lavoratori della ex Provincia Regionale di Enna, dei sindaci e dei rappresentanti sindacali lo scorso 18 giugno. Francamente non ho immediatamente creduto a ciò che mi è stato riferito, ma le conferme da parte di diverse e autorevoli persone presenti all’incontro mi costringono ad alcune puntuali precisazioni che spero Ella vorrà tenere almeno nella stessa considerazione di quelle provenienti dalle Sue fonti investigative, nelle more eventualmente che un Tribunale della Repubblica (per fortuna, ci sono ancora i Palazzi di Giustizia!) possa stabilire quali siano quelle esatte.

Come avrà immaginato, mi riferisco alla vexata quaestio dei tre plessi della Cittadella degli studi di proprietà della Provincia ed occupati dall’Università, la quale – a Suo dire – dovrebbe sanare i bilanci della stessa Provincia versandole milionari canoni di affitto. Poiché sull’argomento sono circolate e circolano le voci più disparate, cercherò di essere estremamente schematico nel tentativo di riuscire a conseguire la migliore chiarezza possibile.
La storia che racconto è verificabile poiché è documentata.
1) Il 21.06.1995 (1), il Consiglio Provinciale di Enna delibera all’unanimità di istituire un Consorzio fra Enti Locali per la “promozione degli studi universitari nella provincia di Enna”, in breve Consorzio Ennese Universitario, in sigla CEU. Il Consorzio viene istituito effettivamente il 18.12.1995 fra la Provincia Regionale di Enna, il Comune di Enna e la Camera di Commercio di Enna. Successivamente entrano a far parte del CEU altri 10 comuni. La Provincia mantiene sempre una percentuale di partecipazione al CEU non inferiore al 65%.
2) Il CEU avvia le proprie attività immediatamente con un corso di laurea decentrato dell’Università di Palermo, cui seguono negli anni altri corsi sia dell’Università di Palermo che dell’Università di Catania, inizialmente ospitati nell’attuale Istituto Tecnico Commerciale di Enna Bassa e nella ex Scuola Media Savarese di Enna Alta (al posto della quale il CEU ha poi realizzato, con un finanziamento vincolato della Regione, l’unica Residenza universitaria della città).
3) A partire dal 18.10.2000 (2) e fino al 13.6.2008 (3), la Provincia dà in locazione al CEU tre dei quattro plessi della Cittadella degli studi di Enna bassa, al canone annuo iniziale di lire (non c’era ancora l’euro) 195 milioni e 415mila, rivalutato in ultimo, con gli incrementi Istat, in 113mila euro.
4) Con il contratto di locazione della Cittadella del 18.10.2000, il CEU assume a proprio carico:
A. gli oneri per la manutenzione ordinaria;
B. le spese per i rifornimenti idrici, elettrici ed energetici;
C. le spese di pulizia e le tasse per i rifiuti,
mentre gli oneri per la manutenzione straordinaria rimangono in capo alla Provincia.
5) A seguito della istituzione dell’Università di Enna (4), i preesistenti corsi degli atenei di Palermo e di Catania vengono collocati ad esaurimento per un periodo massimo di cinque anni. Dall’anno accademico 2005/06 all’anno accademico 2009/10, quindi, funzionano nella Cittadella sia corsi dell’Università di Palermo, sia corsi dell’Università di Catania, sia corsi dell’Università di Enna, sia infine corsi inter-ateneo Enna/Palermo (Giurisprudenza e Architettura) ed Enna/Catania (Ingegneria e Psicologia). Dal 2010, infine, tutti i corsi sono dell’Università Kore di Enna.
6) Nel 2008 la Provincia di Enna, quando la sua partecipazione nel CEU ammonta a poco meno di 1 milione di euro, decide di ridurre il proprio contributo al CEU di 7 quote, per un ammontare quindi di poco più di 180mila euro. In cambio del minore contributo (5), modifica il contratto di locazione della Cittadella in contratto di comodato gratuito per la durata di 20 anni, realizzando così un risparmio netto di 67mila euro/anno e liberandosi contemporaneamente degli oneri di manutenzione straordinaria dei relativi plessi.
7) Il contratto di comodato gratuito in favore del CEU (6) recita testualmente all’art. 2: «L’immobile viene concesso [rectius: gli immobili vengono concessi] in comodato gratuito esclusivamente per tutte le attività connesse al funzionamento dell’Università e dei relativi servizi in favore degli studenti e nello stato in cui si trovano, che il CEU dichiara espressamente di accettare».
8) Riformulando il precedente punto 4 alla luce del contratto di comodato gratuito, si ha dunque che, dal 13.06.2008, il CEU assume a proprio carico:
A. gli oneri per la manutenzione ordinaria;
B. le spese per i rifornimenti idrici, elettrici ed energetici;
C. le spese di pulizia e le tasse per i rifiuti;
D. gli oneri per la manutenzione straordinaria,
mentre la Provincia:
i. viene a perdere il canone di locazione di euro 113.000;
ii. riduce la propria partecipazione al CEU, risparmiando euro 180.000;
iii. risparmia inoltre le spese per tutti i successivi oneri di manutenzione straordinaria degli edifici della Cittadella, che transitano al CEU.
9) Successivamente, in data 23.02.2009 (7), il CEU decide di porre la Cittadella nella disponibilità diretta dell’Università – non soltanto di fatto (come previsto nel contratto di comodato con la Provincia), ma anche formalmente – trasferendo quindi a carico dell’Università:
A. gli oneri per la manutenzione ordinaria;
B. le spese per i rifornimenti idrici, elettrici ed energetici;
C. le spese di pulizia e le tasse per i rifiuti;
D. gli oneri per la manutenzione straordinaria.
10) Con l’atto del 23.02.2009, il CEU abbatte quindi drasticamente le proprie spese, riducendo in misura corrispondente l’entità dei contributi dovuti dagli Enti consorziati (in primo luogo, per una percentuale non inferiore al 65%, dalla Provincia Regionale di Enna) e facendo quindi risparmiare agli Enti Locali ingenti somme che essi avrebbero dovuto versare annualmente per il mantenimento e il funzionamento della Cittadella universitaria.

Comprenderà immediatamente, Signor Prefetto, che lasciare le cose come stavano sarebbe stato enormemente conveniente per l’Università, la quale avrebbe potuto vivere tranquillamente con alcuni milioni di euro in meno di spese all’anno, lasciandole direttamente o indirettamente a carico degli Enti Locali della provincia di Enna, e in misura maggioritaria della stessa Provincia Regionale di Enna.

È stato realizzato un danno erariale, dunque, come Ella ha sostenuto davanti ai partecipanti all’incontro del 18 giugno? O è stato conseguito l’esatto opposto, cioè un enorme vantaggio erariale per gli Enti Locali? Sa quanto costa il funzionamento annuo della Cittadella all’Università? Da 2 a 3 milioni di euro, a seconda dei lavori, dei consumi e delle tasse. Non crede Lei che sarebbe stato molto comodo caricarli sulle spalle dei contribuenti della provincia di Enna lasciando immutati i rapporti tra CEU e Università? L’Università invece, grazie anche alla lungimiranza degli amministratori del CEU, non lo ha fatto. È una colpa? Per qualcuno forse sì, ma quando si realizzano opere così grandi per il territorio bisogna essere preparati a sopportare tutte le sciocchezze da “discussioni al bar”. Mi sembrerebbe tuttavia francamente grave che la Prefettura – certamente sulla base di informazioni errate – possa assimilarsi, sua sponte, ad una sala da bar. Non posso crederci e mi rifiuto di crederlo per quel poco che La conosco. Quanto alla Guardia di Finanza, da Lei citata come fonte di quanto riferito durante l’incontro del 18 giugno, voglio pensare che anche in quel caso si sia trattato di informazioni divenute errate a causa delle normali distorsioni che caratterizzano i processi di trasferimento delle informazioni verbali tra due o più persone, atteso che la Guardia di Finanza ha una tradizione di serietà, di rigore e di riservatezza nelle indagini che la pongono incontestabilmente al di sopra di ogni sospetto.

Vede, Signor Prefetto, tempo fa la Provincia Regionale di Siracusa ha stipulato con l’Università di Catania una convenzione che la obbliga a versare in alcuni anni quasi dieci milioni di euro (per la precisione 9.748.388 euro) per il funzionamento a Siracusa di un solo corso di laurea, quello di Architettura, che conta appena alcune centinaia di studenti nei cinque anni di corso. Nello stesso tempo, la Provincia Regionale di Ragusa ha stipulato una identica convenzione che la obbliga a versare in alcuni anni addirittura 10.510.502 di euro a fronte della sola struttura di Lingue attualmente esistente a Ragusa, anche lì con alcune centinaia di studenti. Credo che abbiano fatto entrambe bene per gli interessi due rispettivi territori. Ma quante decine di milioni di euro dovrebbe versare, allora, la Provincia Regionale di Enna per i 18 corsi di laurea funzionamenti nella nostra città con novemila studenti? Invece non versa nulla, e anzi ci guadagna attraverso i mancati trasferimenti al CEU e la valorizzazione patrimoniale della Cittadella, la cui manutenzione, come si può agevolmente vedere, non è comparabile con quella di alcun altro edificio provinciale. Quella manutenzione e quella gestione che formano il motivo stesso del fatto che l’Università se ne è assunta direttamente la responsabilità e le spese: perché la responsabilità diretta è indispensabile per assicurare e mantenere gli alti standard di qualità delle nostre strutture universitarie, i quali costituiscono attrattori essenziali della Kore.

Signor Prefetto, l’Università non pretende, non chiede e non desidera che le siano riconosciuti meriti. Certo, ha portato ad Enna risorse da altri territori e dall’Europa, sviluppo economico, dignità ad una provincia in caduta libera in quasi tutti gli altri settori, ha oltre duecento dipendenti a tempo pieno e soprattutto con piena dignità. Ma non ha bisogno che le vengano rivolti ringraziamenti. È sufficiente che le si evitino le calunnie, da chiunque esse vengano, perché quella che ho il grande onore di presiedere è una istituzione che si è guadagnata un prestigio nazionale e internazionale che va assolutamente preservato. Lo esigono innanzitutto gli studenti che la affollano da tutta la Sicilia e oltre, così come gli eccellenti professori, i valentissimi ricercatori, tutti coloro che ci lavorano con impegno e sacrificio, la classe politica illuminata che l’ha fatta nascere, le illustri personalità che l’hanno visitata ed apprezzata e, mi consenta, da ultimo ma non per ultimo, la figura specchiata del nostro magnifico rettore che la rappresenta.
Rimanendo naturalmente a disposizione per qualsiasi chiarimento,
La saluto con immutata stima

Cataldo Salerno
Presidente dell’Università Kore di Enna

1) Deliberazione di C.P. n. 50/1995.
2) Deliberazioni di Giunta Provinciale nn. 41 e 42 dell’1.03.2000.
3) Deliberazione di Giunta Provinciale n. 88 del 6.06.2008.
4) D.M. 5.05.2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13.05.2005.
5) Va precisato che la Deliberazione di Giunta Provinciale n. 88/2008 adottava tuttavia un ragionamento inverso, esplicitato nella seguente formulazione: «In considerazione della concessione in comodato gratuito del compendio immobiliare in argomento, il Dirigente del 7° Settore è invitato a predisporre formale atto deliberativo da sottoporre alla Giunta, prevedendo, a decorrere dal corrente anno, la riduzione della partecipazione della Provincia al Consorzio di n. 7 quote pari ad € 180.760,00», mantenendo comunque il saldo favorevole alla Provincia pari a 67.000 euro.
6) Contratto stipulato il 13.06.2008 e registrato all’Agenzia delle Entrate di Enna il 16.06.2008.
7) Atto pubblico registrato il 23.02.2009.