Enna. Pergusina: nastro d’asfalto sempre più insanguinato

enna strada pergusinaEnna. Quante sono le vite stroncate sulla “Pergusina” per incidenti stradali verificatisi in questo nastro d’asfalto sempre più insanguinato? E difficile quantificarle, comunque tante. Da quando, circa 50 anni fa, l’Anas decise di ammodernare la vecchia strada provinciale (costruita subito dopo l’elevazione della città a Capoluogo di Provincia), riclassificandola “SS Pergusina n° 561”, gli incidenti si sono susseguiti con un escalation da far paura. Sono stato bloccato ieri dalle forze dell’ordine, subito dopo l’incidente, mentre mi recavo a Pergusa con la mia Panda. Sul lato sinistro della strada, nei pressi dello scontro tra l’auto e la moto, ho potuto dare un’occhiata ravvicinata ad un cippo funebre con una croce e una foto, a ricordo di un incidente mortale di 35 anni fa dove un giovane perse la vita guidando una moto di grossa cilindrata. Si chiamava Alfredo, fratello del nostro comandante dei vigili urbani, Aldo Gloria. Lungo la strada che conduce a Pergusa, compresa la provinciale n°1, a partire dal cavalcavia di Porta Pisciotto, tante altre croci, con lapidi, nomi e foto, ricordano agli automobilisti in transito che in quel punto, in un tale giorno, mese e anno, si è verificato un incidente mortale. Per non parlare dei tantissimi scontri e uscite fuori strada, per fortuna senza gravi conseguenze, verificatisi in passato. In alcuni tratti dell’arteria vi sono dei limiti di velocità: 50 Km l’ora, per la zona nei pressi della Caserma dei VV. del F., e 40 Km per l’attraversamento del villaggio Pergusa e poi…si può andare a ‘velocità di crociera’ ovvero da 90 a 110 Km/orari. Al di là della dinamica di quest’ultimo incidente, molti automobilisti, fermi ieri pomeriggio sulla Pergusina, si sono chiesti? “Perché l’Anas non impone il limite di velocità su tutto il tratto stradale, fino a Pollicarini?”. Domanda legittima, stante alla triste statistica e alla nomea di strada molto trafficata e pericolosa. Forse occorrono altri incidenti per prendere tale decisione? Il Comune, anche se la strada è statale, ha il dovere di attivarsi in tal senso per salvaguardare la vita di tanti automobilisti.

Salvatore Presti



Salvatore Presti Enna


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