A Catenanuova 7 defibrillatori fantasma. Donati dal medico Privitera sono caduti nel classico dimenticatoio

Luciano PriviteraCatenanuova. Nella passata amministrazione, sono stati 7 i defibrillatori donati alla comunità catenanuovese dal medico Luciano Privitera, quando ricopriva il ruolo di assessore alla Sanità. Oggi, l’amaro sfogo di Privitera sulla sorte di quei defibrillatori fantasma: “L’amministrazione che vince è amministrazione di tutti, o quasi, ma oggi, maggioranza e minoranza, impegnate in cose straordinarie non vedono e non pensano che il paese sta muorendo assieme alla propria gente, ignorando di dover valorizzare quello che altri hanno fatto in passato. Questa è una vera vergogna – scrive Privitera – pensando che, solo 4 anni fa, i punti nevralgici di Catenanuova vennero dotati, con una personale donazione, di sette defibrilatori seguiti dai corsi sull’utilizzo, con oltre 50 operatori, appartenenti ad associazioni locali, corsi tenuti da medici specialisti dell’Università catanese.
“Questi importanti strumenti che fine hanno fatto?”, e la risposta che mi arriva dagli amministratori è sempre una :”Non ne sappiamo nulla!”. Mi accorgo così che questa amministrazione che definisco del “mutuo soccorso” sta facendo morire la gente, in senso economico ma anche in senso assistenziale, poichè quei defibrillatori, oggi sono pressochè distrutti, abbandonati,
irreperibili, non utilizzabili perchè guasti, senza batterie, senza manutenzione e sopratutto, con l’inadeguata professionalità degli operatori mai impegnati in nuovi corsi d’aggiornamento. Dall’eccessivo lustro dato allora dai mass-media, si è passati oggi alla riflessione amara di dover ringraziare di questo scempio, la coscienza amministrativa propinata nelle promesse della campagna elettorale, la competenza in campo politico-amministrativo del Sindaco Biondi e del suo vice Bua, che si disinteressano del ripristino di questi strumenti definiti “salvavita” con grande rammarico della popolazione”.

Carmelo Di Marco





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