Enna. Fiamme Gialle alla Kore, nel mirino fondi pubblici e appalti – Precisazione dell’Università

kore biblioteca ennaEnna. La Guardia di Finanza al cantiere della costruenda biblioteca dell’università Kore, i cui lavori sono iniziati la scorsa estate ed in fase di completamento. I finanzieri con a capo il comandante provinciale colonnello Giovanni Carlo Liistro stanno indagando su tracciabilità dei flussi finanziari e sui finanziamenti pubblici utilizzati per i lavori. Interessamento della Finanza anche la costruzione in contrada Santa Panasia, a poca distanza dalla cittadella universitaria, dove è in fase di completamento il polo dedicato alla ricerca scientifica.

Intanto, con delibera del 22 aprile c.a. l’Autorità nazionale anticorruzione definisce “non conforme” alla normativa sugli appalti pubblici, su alcuni punti, la gara svolta dall’Università Kore per l’affidamento dei lavori di realizzazione della biblioteca dell’ateneo.
La delibera dell’autorità è stata trasmessa alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti, a firmare l’atto il Presidente Raffaele Cantone.

Riceviamo la seguente precisazione da parte dell’Università Kore
“In relazione alle notizie di stampa su indagini che riguardano i lavori completati o in corso di completamento alla Kore, l’Università precisa che la Biblioteca e l’edificio del Polo scientifico che ospita l’unico simulatore di volo presente in un ateneo europeo sono realizzati con mutui da restituire a Banca Intesa San Paolo e non con finanziamenti europei a fondo perduto, come potrebbe sembrare dalle notizie date. I rilievi mossi dall’ANAC riguardano una delibera della stessa autorità dell’ottobre scorso, che assimilava tutte le università non statali italiane ad enti pubblici. Tale delibera è stata annullata lo scorso mese dal Tar del Lazio. In ogni caso, la Kore, non avendo nulla da nascondere, ha fornito all’ANAC ed alla Guardia di Finanza, ed ora anche alla Prefettura, ogni documentazione da esse richiesta anche quando non direttamente inerente gli appalti. Per la Kore, l’intervento della Magistratura rappresenta una garanzia ed una forma di tutela della propria attività culturale e sociale nel territorio, non il contrario, tanto che tale intervento è stato da molto tempo richiesto dalla stessa Università”.


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