Comitato Tutela Ambiente e Salute del territorio di Enna contro il nucleare

nucleare_In relazione alle indiscrezioni del presidente della commissione miniere dell’URPS Giuseppe Regalbuto riportate dagli organi di stampa in questi giorni relativamente alla possibile individuazione da parte degli esperti della Sogin, la società che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari italiani, di un’ex miniera di salgemma nei pressi dei comuni di Agira, Leonforte e Nissoria, come sito per lo stoccaggio di scorie radioattive, il CO.T.A.S. Comitato Tutela Ambiente e Salute del territorio di Enna, manifesta tutta la propria preoccupazione per quanto trapelato e nel contempo non nasconde il proprio disappunto per le modalità in cui queste informazioni vengono diffuse destando allarme e sottraendo all’attenzione dell’opinione pubblica la possibilità di accedere alle fonti e ai documenti che possano attestare la veridicità della notizia e nel contempo poter prendere in esame le dovute controdeduzioni.
Già in passato il territorio di Enna è stato oggetto di particolari “attenzioni” da parte di organismi governativi e dalla stessa Enea che ha effettuato esperimenti tra il 1976 e il 1991 sul confinamento geologico delle scorie radioattive a lunga vita e ad alta attività e ha avviato azioni per la costruzione, in collaborazione con l’Italkali di Palermo, di un laboratorio sperimentale sotterraneo nella miniera attiva di Pasquasia, ma di questi esperimenti e sui loro esiti la popolazione è stata tenuta all’oscuro sino alla scoperta di tali attività attraverso pubblicazioni di carattere scientifico, atti e rapporti come quello edito dalla European Nuclear Energy Agency.
Questi eventi hanno causato il perdurare di una situazione di apprensione e preoccupazione della società civile che non si è mai sopita in quanto nessun organo ufficiale ha smentito questo particolare interesse per le nostre miniere ed oggi si riaccendono nuovamente i riflettori su questo tema in maniera piuttosto opaca.
Un fatto di questa portata che potrebbe avere notevoli ripercussioni sul futuro del territorio sia dal punto di vista socioeconomico, che sanitario nonché sulla sicurezza dell’intera area, non può essere trattato con superficialità ed approssimazione, ma va dettagliato e documentato.
CO-T.A.S. in qualità di comitato che raggruppa numerosi cittadini ed associazioni del territorio che si sono dichiarati contro il nucleare, contro l’utilizzo del territorio di Enna come luogo ove poter stoccare rifiuti radioattivi, contro qualsiasi utilizzo delle miniere che non sia legato allo sviluppo economico, produttivo e turistico del territorio, mette in allarme i propri associati e le associazioni aderenti e si prepara ad approfondire con tutti i propri mezzi a disposizione la veridicità di quanto appreso e di elaborare una eventuale piattaforma ed iniziative per coinvolgere i cittadini, i soggetti politici ed istituzionali del territorio per evitare che la provincia di Enna e la Sicilia possano essere trattate come discarica del Paese, per impedire che scelte di tali gravità possano passare sulla testa delle popolazioni coinvolte e soprattutto per non consentire che il dibattito sul futuro dell’area del centro Sicilia si fermi sulla possibilità o meno di essere utilizzata come luogo per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi, tossici e nocivi piuttosto che sulle misure da adottare per il suo rilancio economico, per la promozione delle proprie produzioni tipiche ed enogastronomiche, per la valorizzazione dei beni culturali e del turismo.