Fine del calcio a Calascibetta

calcioCalascibetta. Il calcio xibetano, un tempo fiore all’occhiello del paese, si trova oramai in seria “agonia”. Il declino inizia alcuni anni fa, quando la San Sebastiano, nell’affrontare il Campionato di Eccellenza, per la prima volta nella sua storia calcistica, compie il passo più lungo della gamba. La società pensa addirittura di approdare tra i Dilettanti. “Vinceremo il Campionato di Eccellenza”, dichiarò alla stampa l’allora presidente Giuseppe Buscemi. In molti fecero un sorriso ironico nel leggere la notizia e non avevano tanto torto. L’entusiasmo infatti durò pochissimo. Sin dai mesi estivi, ovvero durante la preparazione, si capì che i dirigenti xibetani stavano percorrendo una strada “tortuosa” fidandosi sin troppo di chi, in passato, aveva già portato al fallimento altre società sportive. Infatti gli acquisti dei giocatori si rivelarono sia costosi sia disastrosi. Anche i soldi spesi per la preparazione estiva furono eccessivi, soprattutto per un club che sino a quel momento aveva avuto una gestione di tipo familiare. Il Comune inoltre non aveva potuto concedere i contributi in quanto attanagliato da problemi economici, così, nel giro di sei mesi, uno dei club più prestigiosi dell’Ennese era finito a gambe in aria. Lo scorso anno, infine, il fallimento ufficiale della San Sebastiano. Adesso, le cose rischiano di complicarsi seriamente anche per l’Azzurra, la squadra del presidente Angelo Bellaera e del suo vice Leonardo Castrianni, che per il secondo anno consecutivo dovrebbe affrontare il campionato di Terza Categoria. Questa volta non si parla di gestione poco oculata della società, bensì a rendere problematico il cammino dell’Azzurra sarebbe il fattore economico, comunale e societario. I trasferimenti agli Enti da parte dello Stato e della Regione non sono quelli di una volta, così anche l’impianto di illuminazione del rettangolo di calcio rimane spento. Questo impedisce attualmente al settore giovanile di allenarsi la sera dal momento che durante le ore pomeridiane i ragazzi studiano. Il presidente dell’Azzurra a giorni dovrebbe incontrare il commissario del comune, Mario Candore, per cercare di affrontare la questione che rimane molto complicata. Non fosse altro perché il Comune, così come ha stabilito per la nuova struttura polivalente, avrebbe intenzione di chiedere un ticket anche per tutti coloro che usufruiscono del rettangolo di calcio. Una decisione che, se da un lato sembrerebbe avallata dalle ultime sentenze della Corte dei Conti “l’utilizzo degli immobili comunali deve avvenire tramite la corresponsione di un ticket”, dall’altro metterebbe letteralmente in “ginocchio” una società che allo stato attuale non possiede neppure i soldi per iscrivere la prima squadra in Terza Categoria. E se poi aggiungiamo che anche la Figc fa fatica ad intervenire dal punto di vista economico, tutto questo potrebbe indurre a dire che il calcio a Calascibetta si avvia letteralmente al tramonto.

Francesco Librizzi