Corsi di medicina. ASP intima a “Fondo Proserpina” di lasciare i locali dell’Ospedale di Enna
Enna-Politica - 03/11/2015
Enna. Ultimatum da parte dell’ASP 4 di Enna a lasciare i locali dell’Ospedale Umberto I messi a disposizione per le lezioni della facoltà di medicina dell’Università “Dunarea de Jos” di Galati, tramite la società “Fondo Proserpina S.r.l.”, con amministratore l’ex senatore Mirello Crisafulli, entro la seconda decade di dicembre (l’inizio dei corsi è previsto per il 14 dicembre).
Si è venuti a conoscenza di una parte dei contenuti della missiva inviata all’Assessorato per la Salute della Regione siciliana da parte del Direttore Generale dell’ASP 4, d.ssa. Giovanna Fidelio. La lettera, di fine ottobre, è stata inviata pure all’Assessorato regionale per l’Istruzione e la Formazione, al Rettore dell’Università Kore di Enna, ed alla Fondazione Proserpina, ora “Fondo Prosperpina S.r.l.”, quest’ultima “è invitata” nel termine perentorio di due mesi a rendere liberi i locali del presidio Ospedaliero Umberto I di Enna, attualmente occupati in forza ad atti posti in essere dalla precedente Direzione aziendale (Commissario dott. Termine). A vigilare sull’ottemperanza dell’”invito” sarà il responsabile del procedimento. A controfirmare la lettera, si apprende, che oltre al Direttore Generale dell’ASP, vi sia quella del Dirigente l’Ufficio legale, del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario.. Una “scappatoia”, però il DG la lascia aperta: “salve le competenze in materia dell’Ente Regione, ove lo riterrà opportuno, potrà autorizzare direttamente la Fondazione (si rimanda ad un nostro articolo: Crocetta: Università rumena ad Enna, la Regione non ha autorizzato alcun corso).
Il 28 agosto a Palermo fu firmata una convenzione (n.d.r.: Firmata convenzione corsi di laurea ambito sanitario Sicilia centrale ad Enna. Kore firma ma prende distanze!) tra l’Assessore regionale alla Salute, Baldassare Gucciardi (appena riconfermato), l’Assessore regionale all’Istruzione ed alla Formazione professionale, Mariella Lo Bello (da oggi vice presidente), il Presidente della Libera Università degli Studi Kore, Cataldo Salerno, il Presidente della Fondazione Proserpina, Elio Adelfio Cardinale, e l’Amministratore delegato della Fondazione Proserpina, Vladimiro Crisafulli. Come già specificato sopra in data 2 settembre una nota stampa del Presidente Crocetta: “In merito alla richiesta di chiarimenti del Capo del dipartimento per la Formazione Superiore e la Ricerca, la Regione precisa di non avere autorizzato alcun corso, poichè la competenza relativa all’istituzione dei corsi di laurea non è sicuramente di potestá regionale”.
“L’accordo stipulato con l’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale e con l’assessorato della Salute – precisa il Presidente – ha come base soltanto la volontà di mettere a disposizione le strutture necessarie allo svolgimento dei corsi, nel caso in cui questi ultimi siano autorizzati dal Ministero competente”. Anche da parte del Presidente della Libera Università Kore, Cataldo Salerno che precisò: “rimangono distinte e separate le programmazioni dei due atenei che insistono nella città di Enna”.
Il 24 settembre l’Assessorato regionale alla salute rimbalzava la responsabilità all’ASP: “ogni determinazione in merito al protocollo di intesa stipulato nel 2014 tra la Fondazione Proserpina, in riferimento all’uso dei locali del Presidio Ospedaliero Umberto I di Enna è di esclusiva valutazione della Direzione Aziendale”. A quel punto la d.ssa Fidelio disponeva l’immediata apertura di specifico procedimento amministrativo, finalizzato a verificare l’esistenza dei presupposti di carattere giuridico, igienico ed organizzativo relativi alle attività. Procedimento che a seguito di ulteriori approfondimenti istruttori vedeva emergere che nessuna margine di discrezionalità viene lasciato dalla legge, considerato che i locali del Presidio Ospedaliero dell’Umberto I rientrano nel patrimonio indisponibile dell’Azienda (ai sensi del combinato disposto dall’art. 4 del D.Lgs 502/1992 e degli art. 828 comma 2 e 830 comma 2 del codice civile) non possono, in autonomia, essere sottratti alla loro destinazione. Inoltre, già a luglio 2014 l’ex Assessore Lucia Borsellino, relativamente al protocollo d’intesa iniziale tra l’ASP e la Fondazione Proserpina, nel quale si prevedeva, da parte della Fondazione, la possibilità d’uso di alcuni locali dell’Azienda e, specificatamente, anche a seguito di successivi atti, la Borsellino scriveva: “l’istituzione dei corsi di laurea, prevede la stipula da parte della Fondazione Proserpina di un (ulteriore) accordo attuativo per l’espletamento delle attività didattiche e di ricerca, previa autorizzazione della Regione con l’ASP di Enna, competente per territorio”.
Nell’accordo sottoscritto il 28 agosto a Palermo al punto B si afferma che: “l’Università di Enna e/o la Fondazione Proserpina per la formazione in ambito bio-medico si avvarranno prioritariamente di taluni presidi individuati dalla Regione per le attività pratiche e di tirocinio richieste dai corsi universitari, nel rispetto, dell’organizzazione interna di ciascun presidio ospedaliero”.
Per quanto sopra in entrambi gli atti nessun riferimento viene fatto circa l’autonomia dell’ASP ennese, che in ogni caso è assolutamente estranea alle finalità istituzionali. Quindi rimangono, ovviamente, le competenze alla Regione Sicilia, che se ritiene opportuno potrebbe richiedere pareri all’Ufficio Legislativo e Legale, e sempre se opportuno, potrà autorizzare direttamente il “Fondo Preserpina S.r.l.”.
In questo frangente di tempo il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione Marco Mancini scrive una nota al Prefetto di Enna, Fernando Guida, e al Procuratore, Calogero Ferrotti, chiedendo di attivarsi per bloccare l’avvio dei corsi di medicina e farmacia dell’università “Dunerea des Jos di Galati”. Sia la Procura che il Prefetto si “attivano”, Polizia Giudiziaria e Finanza acquisiscono atti e procedono con diversi interrogatori. Mentre la d.ssa Giovanna Fidelio, DG dell’ASP, è stata già ascoltata sia dal Prefetto che dalla Procura.
Ed, infine, l’ex senatore che comunque non si scompone: “Prendiamo atto di questo esposto, ma noi andiamo avanti”.