Valguarnera: dubbi dell’opposizione su legittimità nomina dell’ingegnere capo

valguarnera Giuseppe SperanzaValguarnera. Nonostante i buoni propositi non si diradano le polemiche quasi giornaliere tra maggioranza e opposizione, polemiche che vanno al di là della mera dialettica politica, com’è giusto che sia tra due gruppi politici contrapposti, ma che si propagano a colpi di comunicati stampa. Alle accuse di ieri dell’attuale amministrazione Draià sulla ex Giunta Leanza, che avrebbe fatto “fallire” il progetto sul fotovoltaico per non aver attivato alcune procedure, risponde oggi il gruppo dell’ex sindaco, accusando l’attuale primo cittadino di aver disatteso la norma nella nomina del nuovo responsabile dell’ufficio tecnico, in sostituzione del “dimissionato” Niccolò Mazza. Secondo Giuseppe Speranza, capogruppo del “L’Altra voce” infatti, il metodo usato nella valutazione delle candidature e della nomina del professionista, risulta errato. Lo spiega citando leggi dello Stato, sentenze del Tar e della Corte Costituzionale, che vietano al sindaco in base ad una norma modificata, di nominare professionisti, senza che prima avvenga la valutazione dei requisiti da parte di una commissione tecnica abilitata. L’amministrazione Comunale – secondo il capogruppo- nel deliberare, avrebbe fatto riferimento all’art. 110 del Tuel e non alle modifiche apportate dall’art. 11 che ha introdotto “l‘obbligo” di selezione pubblica, sottraendo al sindaco la prerogativa di nomina”. Non solo. Ma nella nota successiva dal sindaco – fa sapere- si legge che è stata effettuata una verifica tecnica da parte di funzionari dell’Ente, mentre nella relazione dei funzionari non si evince alcuna “selezione”, se non una mera elencazione dei requisiti dichiarati dai concorrenti. “Ad evitare alcun dubbio- ribadisce- Speranza- non si contesta il professionista incaricato, ma il metodo utilizzato che non risponde al dettato normativo. Il dato che il nominativo circolava ancora prima della pubblicazione del bando, per noi, è pura coincidenza o deriva dall’errata interpretazione della vecchia norma, che consentiva al Sindaco di scegliere il soggetto secondo la logica del rapporto “fiduciario”. Le modifiche normative obbligano oggi l’ente a prevedere, già in sede di bando, la costituzione di un’apposita commissione tecnica abilitata a valutare e comparare la professionalità dei candidati. Non possiamo non constatare quindi, l’irritualità della procedura prevista nel bando che demanda al Sindaco competenze che non ha.”

Rino Caltagirone