Comune di Aidone: acque agitate o pantano? Mozioni approvate e delibere mai fatte. Nuovo giro valzer assessori

renzi lacchianaIl movimento “Noi Aidone”, gruppo di opposizione nel Consiglio comunale di Aidone, ha presentato in Consiglio le ennesime mozioni per indurre l’amministrazione ad attenzionare tematiche di interesse generale per tutta la comunità e scadenze che sembrano non suscitare l’adeguata considerazione di chi deve governare la cosa pubblica. Come in tutti gli altri casi, sono state approvate all’unanimità ma, piuttosto che inorgoglirsi del risultato, come ha fatto rilevare il consigliere Curia nel corso dell’ultimo consiglio, la si vive ormai come una frustrazione e una presa in giro. Infatti nessuna delle mozioni finora approvate è stata seguita da una atto deliberativo che rendesse esecutivo il voto unanime del Consiglio. Si deve pensare che l’amministrazione di sinistra li approvi perchè non può non condividere tutte le proposte di buon senso che riguardano la vita, la salute e le tasche della gente, ma, fatta la bella figura, per interesse o per insipienza o per indifferenza le rende vane non facendo seguire le relative delibere. Così dovrebbero provare a spiegare alla gente che l’IMU agricola, la cui mozione per l’azzeramento fu approvata all’unanimità sotto l’incalzare di un’aula strepitante e di una maggioranza spaccata inesorabilmente, deve essere pagata lo stesso per il 2015 e almeno fino a che Renzi, come promesso, l’avrà eliminata definitivamente.

Le ultime due mozioni, in ordine di tempo, sono: a) la richiesta di dichiarare Aidone “comune denuclearizzato”, allo scopo di vietare nel territorio comunale l’installazione di centrali nucleari e di siti di stoccaggio, anche di quelli temporanei, la cui ubicazione nelle nostre miniere non è per niente improbabile. È un passo che hanno già formalizzato Regalbuto, Valguarnera, Nicosia, Troina e Agira, quest’ultimo comune è forse quello più direttamente interessato nella Carta delle redatta da ISPRA. Aidone arriverebbe buona ultima a deliberare, ma non è mai troppo tardi per una battaglia di civiltà e per porre attenzione alla salute pubblica anche nella lunga prospettiva. È stata approvata all’unanimità anche se il sindaco asserisce che forse esiste già un atto in tal senso, ma nessuno ha trovato il tempo di cercarlo ed esibirlo. b) La seconda mozione, con carattere d’urgenza, sollecita la redazione del “piano comunale amianto”, onde procedere al censimento dei manufatti e dei rifiuti di amianto, presenti nel territorio comunale e potere accedere ai contributi, facendo risparmiare ai cittadini il costo dello smaltimento, e pianificare le conseguenti operazioni di bonifica. Il piano dovrebbe essere presentato entro l’anno in ottemperanza alla circolare Assessoriale del luglio scorso. È una questione annosissima che si trascina da 1992 e per la quale l’Italia è stata più volte ripresa e condannata; ora finalmente sembra che anche per la Regione Sicilia sia arrivata il momento della svolta, anche grazie ai notevoli contributi europei cui si potrà attingere.
Lo strumento della mozione, che dovrebbe impegnare l’amministrazione a mettere in atto azioni conseguenti, è usato frequentemente dall’opposizione.

Negli ultimi mesi si sono succedute la mozione per l’azzeramento dell’IMU agricola, quella per supportare i lavoratori forestali che, dopo la sospensione, rischiano la fine del loro lavoro -una risorsa che il paese non può permettersi di perdere-, quella per evitare il depotenziamento dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina e penultima quella per la gestione in forma diretta e pubblica del servizio idrico.

Tutte queste mozioni sono state approvate all’unanimità da maggioranza ed opposizione… anche se, la definizione di maggioranza che governa e minoranza che si oppone ha ormai poco senso, visto che da mesi (esattamente da giugno Aidone. Lacchiana: fa un anno e festeggia con uno strike… quasi strike!) la spaccatura è evidente e certificata, in tutte le votazioni il risultato è: 8 a 7 per l’opposizione, formata, oltre che dai cinque consiglieri del gruppo “Noi Aidone”, dai tre consiglieri che si sono dissociati dalla coalizione vincitrice alle elezioni (il presidente del Consiglio Chiarenza, il vicepresidente Randazzo e la consigliera Viviana Calcagno). È una situazione in punta di fioretto dove ancora i contendenti si studiano in attesa di infliggere una vera stoccata, e chissà che non avvenga quando al consiglio saranno affrontati i temi caldi del bilancio; già in quest’ultimo consiglio il rendiconto finanziario è stato approvato con l’uscita dall’aula dei consiglieri del gruppo Noi Aidone e con il voto negativo dei tre fuorusciti; su nove consiglieri lo hanno approvato in sei, sei su quattordici presenti! Certo è una situazione paradossale, o magari no per Aidone che ha visto il sindaco precedente amministrare senza maggioranza per quattro dei cinque anni… La spaccatura appare ormai insanabile.

Intanto il sindaco Lacchiana continua a compiacersi del viaggio, dell’esposizione e del ritorno degli Acroliti come di un gran successo personale, che ha portato e porterà orde di turisti in Aidone da tutto il mondo, al punto che le protagoniste di questa trasferta all’EXPO sono state premiate con l’assegnazione liberale e unilaterale (vista la defezione della maggioranza dei consiglieri alla cerimonia) della cittadinanza onoraria alla Dott.ssa Enza Cilia, alla stilista Marella Ferrera, all’Arch. Maria Laura Galvano, alla Dott.ssa Linda Vancheri, la prof.ssa Flavia Ziza). Si è celebrata una festa per il ritorno con l’inaugurazione, work in progress, del centro multifunzionale e punto informativo “Rocca di Cerere Factory”, i cui locali sono stati graziosamente messi a disposizione dal Comune al GAL Rocca di Cerere, con una procedura non ben chiara, né chiarita nel corso della mozione presentata del nuovo gruppo consiliare.

E continuano rimpasti e rimpastini, dimissioni vere o fasulle e change des dames. Le dimissioni della dott.ssa Carla Calcagno hanno permesso l’ingresso di un fedelissimo del sindaco, il cons. Donato; l’UDC ha messo finalmente a punto il colpo, a lungo inseguito, della vicepresidenza, la consigliera Zagara Palermo, insieme alla funzione vicaria, assume le deleghe assegnate alla ex assessore dell’area UDC, Giuliana Venezia (Cultura -Sport – Spettacolo e Pubblica Istruzione – Biblioteca- Promozione Turistica del territorio); la ormai ex vicesindaco Serena Schillirò è retrocessa al rango di assessore mantenedo le deleghe che le erano state precedentemente assegnate (Rapporti con Enti ed Istituzioni; Personale – Bilancio- Tributi- Fondi Comunitari- Sviluppo economico e Attività produttive- Politiche del Lavoro, Agricoltura e Sviluppo locale; Protezione Civile); le dimissioni del Consigliere Mendola, per assumere l’incarico di assessore al posto del dimissionario Mascara, hanno permesso il rientro di un consigliere storico Carmelo Lombardo che, fin dal primo istante, è diventato lo speaker ufficiale della residua maggioranza… ma sono state gratificate anche le quattro impiegate promosse al livello D, indispensabile per una futura promozione al rango di coordinatore, anche senza il possesso della laurea. Peccato che due di queste siano alle soglie della pensione!

Franca Ciantia