Cerimonia apertura Facoltà Medicina Università romena Dunarea de Jos. Crisafulli “un fatto criminogeno” test accesso a facoltà medicina. Giannini: Medicina a Enna è fuorilegge – foto video

151214 Enna facolta medicina inaugurazione ()“Enna è votata alla pace e al Mediterraneo. Ad Enna nascerà una nuova università perché in questi ambiti il capoluogo Enna potrà giocare un ruolo significativo di crescita e distensione”.
Lo annuncia Mirello Crisafulli nel corso della cerimonia ufficiale di apertura della Facoltà di Medicina dell’Università romena Dunarea de Jos.
Assente il presidente della regione Crocetta e i tanti rappresentati del parlamento regionale e nazionale che avevano assicurato la loro presenza, il Prefetto di Enna, il Questore ed il Sindaco del capoluogo Maurizio Di Pietro, assenti -anche- i rappresentanti della ASP ennese. 151214 Enna facolta medicina inaugurazione stud2In prima fila il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, sul palco l’assessore regionale Bruno Marziano che parla a nome del Governo, il Rettore dell’Ateneo romeno, Iulian Gabriel Birsan, il Direttore Generale della stessa università, Cesar Bichescu, il Presidente della regione di Galati, Bacal Baça.
151214 Enna facolta medicina inaugurazione (2)
Le cerimonia si tiene all’auditorium dell’istituto commerciale di Enna Bassa mentre le lezioni si terranno in uno stabile che, fino a qualche tempo fa, ospitava gli uffici del collocamento.
151214 Enna facolta medicina inaugurazione (5)
Area nitta un temi trona” (l’aria pulita non teme i tuoni) così un brillante Mirello Crisafulli, amministratore del “Fondo Proserpina”, interfaccia dell’Università romena ad Enna, e al quale questo progetto è già costato un avviso di garanzia, si rivolge al presidente dell’Università Kore di Enna, Cataldo Salerno, che nel suo discorso, visibilmente imbarazzato, saluta i 44 studenti dei 66 iniziali, che hanno superato il test di romeno, tutti schierati in camice bianco e ricorda come i test di accesso alle facoltà di medicina che si fanno in Italia sono un assurdo sul piano scientifico, “un fatto criminogeno” dice.
151214 Enna facolta medicina inaugurazione (7)
“Chi cerca di realizzare nella nostra regione qualcosa di nuovo é oggetto di invidia” aggiunge Salerno quasi ad anticipare il discorso del presidente Baca che dice, chiaramente rivolto al Ministero dell’Istruzione, “chi non capisce il cambiamento delle università é un perdente”.
151214 Enna facolta medicina inaugurazione stud1
E quando, a margine, qualcuno ricorda a Crisafulli che il problema non è l’università romena ma potrebbe essere solo lui, con la sua solita ironia, l’ex deputato del Pd risponde “se io sono considerato illegale non é detto che questo progetto sia illegale”.
151214 Enna facolta medicina inaugurazione (8)
Di “baronie mediche che hanno sfregiato le università italiane” parla l’avvocato e professore universitario alla Sapienza di Roma, Augusto Sinagra nella sua lecito magistralis ricordando che l’estensione della Dunarea è in perfetta linea con il trattato di Lisbona.
151214 Enna facolta medicina inaugurazione (4)
E i giovani studenti italiani che intervengono in romeno, si rivolgono ad un giornalista che, qualche mese fa, gli avrebbe ricordato la difficoltà di imparare l romeno i soli due mesi dicendo “noi ce l’abbiamo fatta”.
151214 Enna facolta medicina inaugurazione

“Nei prossimi giorni pubblicheremo due avvisi per 18 milioni di euro destinati a 600 giovani ricercatori siciliani e 100 specializzandi”. 151214 Enna facolta medicina inaugurazione stud3Lo annuncia Bruno Marziano, assessore regionale all’Istruzione ad Enna per la cerimonia di apertura della Facoltà di Medicina dell’Università romena Dunarea de Jos. Marziano, che ha rassicurato gli studenti di Enna: avrete gli stessi diritti degli altri studenti italiani e siciliani”, ha annunciato la volontà di lavorare anche con altri assessorati per utilizzare al meglio le risorse economiche. “In Sicilia non abbiamo bisogno di commissari, ce la facciamo da soli” ha aggiunto Marziano.

151214 Enna facolta medicina inaugurazione (3)

Clicca su foto sottostante per visualizzare video TG3 Sicilia:
[youtube]https://youtu.be/OUvgUKZB-jM[/youtube]

 

Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano La Sicilia di oggi 14 dicembre 2015
Giannini: «Medicina a Enna è fuorilegge»
«La facoltà della Romania deve sottoporsi ai criteri di valutazione. Non lo fa? E allora ho dei sospetti…»
Non ha paura dell’ ennesima protesta di piazza contro la sua Buona Scuola. Un po’ perché ci ha fatto il callo. Ma soprattutto, dice lei, perché gli studenti «senza pregiudizi ideologici e che non ragionano per slogan» sanno bene che «questa riforma dà loro gli strumenti migliori per costruirsi il futuro». Gli stessi che Stefania Giannini rivendica di aver fornito a Librino, velocizzando l’ apertura dell’ istituto onnicomprensivo “Musco”. «Un impegno mantenuto», ricorda. E proprio dal quartiere -simbolo delle periferie siciliane, parte oggi a Catania la visita del ministro dell’ Istruzione. Che, sempre in mattinata, entrerà nel penitenziario minorile di Bicocca. Reduce dalla Leopolda renziana, Giannini diserterà («non sono stata invitata… », ironizza) l’ odierna inaugurazione dell’ anno accademico della facoltà romena di Medicina a Enna. Bocciata senza appello: «È semplicemente fuorilegge». Uno dei tanti temi – siciliani e non soltanto – della lunga intervista concessa al nostro giornale.
151214 La Sicilia Medicina

Antonella De Gregorio per il Corriere della Sera
Stefania Giannini, da Catania, ha dichiarato che l’iniziativa «è completamente fuori legge»: «Noi abbiamo il dovere di tutelare l’Università. Per quello che riguarda la garanzia di qualità, questa iniziativa si pone completamente fuori dalla legge, dai binari chiari e trasparenti che riguardano tutti gli Atenei», ha detto. E sul sito del ministero ha fatto poi pubblicare una «comunicazione urgente»: «Si ritiene necessario informare studenti e famiglie che, anche a tutela della qualità degli studi universitari, l’attivazione di corsi universitari sul territorio nazionale da parte delle Università, italiane o estere, è consentita soltanto subordinatamente all’adozione di un provvedimento di accreditamento da parte del Ministero su conforme parere, fra l’altro, dell’Agenzia nazionale di valutazione (ANVUR). Nessun accreditamento è stato concesso dal ministero per l’attivazione a Enna di corsi in area medico-sanitaria alla sopraindicata Università Rumena, né tantomeno può essere destinataria di un simile provvedimento il “Fonda Proserpina s.r.l.”. Si evidenzia pertanto che eventuali titoli rilasciati all’esito di tali corsi non avrebbero alcun valore né a fini accademici né ai fini professionali e non potrebbero essere riconosciuti né da altro Ateneo né da altra Autorità pubblica».
Nota stampa del Fondo Prosperina s.r.l.
In riferimento alla nota del MIUR avente per oggetto l’estensione in aula remota della Facoltà di Medicina e delle Professioni sanitarie dell’Università Dunarea de Jos di Galati, non possiamo non registrare come, ancora una volta, il Ministero cerca di confondere la realtà dei fatti, nel tentativo – in verità alquanto ridicolo – di instillare insicurezza negli studenti e nelle loro famiglie, circa la validità del titolo che sarà conseguito al termine del corso di studi universitario, utilizzando argomentazioni che nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti e, soprattutto, con il vigente quadro normativo comunitario.
In ogni caso torniamo a ribadire che il titolo di studio non è e non sarà rilasciato dal Fondo Proserpina srl ma, bensì, dalla stessa Università Dunarea de Jos che non ha aperto a Enna nessuna filiale ma, bensì, una “estensione didattica in aula remota” nel rispetto del diritto di stabilimento sancito dal Trattato per il funzionamento dell’Unione Europea e, per tale ragione, non necessita di alcun tipo di accreditamento da parte del Ministero italiano, in quanto già dotato dei necessari accreditamenti da parte del Governo della Romania e dell’Unione Europea.
Ci auguriamo, inoltre, che il MIUR metta lo stesso impegno e la stessa foga con la quale si interessa alla vicenda dell’estensione romena a Enna, ad altre iniziative, come quella portata avanti dall’università di Sofia in collaborazione con il CEPU.